Ospedale, la Regione assicura
«Cantù non è abbandonata»

Visita dell’assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani, al Sant’Antonio Abate di Cantù: «Bisogna investire anche sui piccoli presìdi sanitari perchè rispondono alle esigenze del territorio».

È arrivato per rassicurare sul futuro del Sant’Antonio Abate l’assessore regionale alla Salute Mario Mantovani, accompagnato dal consigliere Alessandro Fermi. «La Regione non intende abbandonare gli ospedali più piccoli, soprattutto quelli che rispondono bene, con reparti d’eccellenza, alle esigenze dei territori che servono, come accade nel Canturino» ha detto l’assessore.

Intanto il prossimo passo per la riqualificazione del presidio cittadino è la realizzazione del nuovo blocco operatorio. Sul quale pende un ricorso che, paradossalmente, non intralcerebbe più di tanto i lavori.

Si tratta infatti della procedura aperta dall’azienda che ricevette l’appalto per i lavori di costruzione, lavori il cui budget è stato in seguito ridotto del 30%. La vicenda verrà discussa dal Tar il 7 luglio e se i costruttori vinceranno il ricorso, i lavori allora potrebbero partire subito.

In caso contrario l’azienda ospedaliera Sant’Anna dovrebbe aprire un nuovo bando, partendo dallo stanziamento al ribasso, e in tal caso i tempi si allungherebbero. Comunque si concluda la vicenda, non è in discussione l’intenzione di rinnovare il blocco operatorio canturino.

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