Cronaca / Como città
Domenica 18 Agosto 2013
Panchine, dalla Stecca del 1941
l’idea di posarle anche al Sant’Anna
«Purtroppo, di tutte le panchine che abbiamo donato, solo quelle collocate nei cimiteri di Monte Olimpino e Camerlata sono rimaste integre, senza scritte» commenta Pia Pullici, “rosa d’oro” della classe del ‘41 de La Stecca.
Como
Tornano sotto i riflettori le panchine di Como e, questa volta, è la Classe 1941 de La Stecca, diretta dal presidente Tolmino Franzoso, a voler muovere alcune osservazioni.
«Purtroppo, di tutte le panchine che abbiamo donato, solo quelle collocate nei cimiteri di Monte Olimpino e Camerlata sono rimaste integre, senza scritte - commenta Pia Pullici, “rosa d’oro” della classe del ‘41 de La Stecca - Un vero peccato, tenuto conto che una panchina tradizionale, in ferro verde, vale non meno di 600 euro». Eppure, «per servire meglio le zone più turistiche e offrire un sollievo ad anziani e malati - osserva Pullici - basterebbe che il Comune spostasse le 17 panchine di Viale Giulio Cesare, sulle quali non si siede mai nessuno.
«Al contrario, non ci sono panchine in Piazza San Fedele - precisa - in piazza Duomo e in viale Cesare Battisti. Ed è ovvio che qui servirebbero, almeno per consentire la sosta ad anziani e malati cardiaci e neurologici».
Ma non è tutto.
«Ai primi d’agosto abbiamo scritto e inviato una lettera al direttore dell’azienda ospedaliera, Marco Onofri - sottolinea Pullici - con l’intendo di sollecitare l’ospedale a dotarsi della tettoia protettiva.
«In alternativa, si potrebbe anche avvicinare l’entrata del parcheggio a quella dell’ospedale - precisa - o, con poco più di mille euro, dotarsi di una golf car che trasporti parenti e degenti dal parcheggio all’ingresso dell’ospedale»..
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