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Venerdì 10 Aprile 2009
Paola, ogni nuova scossa è un trauma
Ma dall'ospedale incoraggia la madre
Stazionarie le condizioni della donna. ieri anche i suoi fratelli al funerale del marito
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Dolore nel dolore, Paola Coira non ha potuto dare l’ultimo saluto al marito. Per lei, hanno partecipato ai funerali il fratello Ambrogio e la sorella Giovanna, da lunedì in Abruzzo per stare vicini alla loro congiunta. «Abbiamo preso parte all’orazione funebre che si è tenuta a Roma, nella chiesa dei Santi Martiri Canadesi, nei pressi dell’abitazione di famiglia di Guido – conferma Ambrogio Coira – Oltre al ricordo dei parenti più stretti (presente l’anziana madre), tanti amici, conoscenti, studenti e colleghi lo hanno commemorato».
Paola Coira, nonostante sia provata dalla sofferenza fisica e ancora di più dal dolore per la perdita del marito, riesce a trovare la forza di rincuorare e tranquillizzare la madre: «Appena può, cerca della mamma – conferma Dirce Trinca - La sento al telefono. È lei che mi fa coraggio». Quello stesso coraggio che si sbriciola a ogni scossa - terribile come quella dell’altra notte - che le fa rivivere il dramma del terremoto: «Anche l’altra notte si sono sentite tre scosse e una particolarmente forte – racconta Ambrogio Coira – Per Paola ogni volta è un trauma, un’agitazione fortissima. Proprio per aiutarla e confortarla soprattutto in quei momenti, è costantemente assistita da mia sorella in ospedale».
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Comasca vittima in Abruzzo: lei ferita, morto il marito