Paratie e Ticosa, tutto ancora bloccato
Ma il Comune si regala la promozione

Diffuso il “pagellino” sull’attuazione dei programmi dell’amministrazione

Bocciato il sistema di videosorveglianza

Paratie: obiettivo praticamente raggiunto. La migliore fotografia dello scollamento tra mondo reale e linguaggio burocratico-amministrativo arriva dal voluminoso capitolo dedicato dal Comune di Como allo “stato di attuazione dei programmi 2015” dell’amministrazione da ieri sera in consiglio. E, in particolare, dal capitolo dedicato al cantiere per la realizzazione delle paratie. Cantiere bloccato da ben prima che Mario Lucini diventasse sindaco, ma il cui «obiettivo gestionale della relazione previsionale programmatica» nella valutazione di Palazzo Cernezzi è stato raggiunto per l’80%. Come dire: successo praticamente raggiunto.

Il motivo della clamorosa differenza tra mondo reale e la percezione che ne hanno i nostri amministratori sta nell’obiettivo perseguito. Che non era - come promesso più volte a voce dal primo cittadino - quello di far ripartire il cantiere, ma più banalmente riguardava la «rivisitazione del progetto delle paratie». Rivisitazione terminata nel 2013 e che ha portato, lo scorso anno, alla perizia di variante numero 3, tra l’altro pesantemente bocciata dall’Autorità Anticorruzione che, proprio in queste settimane, dovrebbe dare il responso definitivo sul progetto.

A questa sostanziale promozione, il Comune ne aggiunge un’altra nel suo “pagellino” sempre legata al lungolago, ovvero la “riapertura provvisoria della passeggiata”, obiettivo raggiunto al 100%. Anche se l’apertura è stata possibile grazie a un contratto di sponsorizzazione con Amici di Como (tra l’altro prorogato fino a maggio. Come dire: il cantiere non ripartirà fino a fine primavera). Promozione anche sul fronte Ticosa, dove gli obiettivi legati alla bonifica dell’area sono stati raggiunti - si legge nel documento - all’85%.

Nel pagellino di Palazzo Cernezzi non ci sono soltanto promozioni. Spicca, tra le voci critiche, la situazione dell’impianto di videosorveglianza cittadina, con uno stato di attuazione pari allo 0%.

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