Parlano i fan della piazza senz’auto
«Diventerà il vero cuore di Erba»
Entusiasta il fiorista Sirtori: «Per ringraziare il Comune penserò io a dipingere i pali». Tutti concordi i sostenitori del progetto: «L’errore è stato trasformarla in un parcheggio»
La piazza senza auto divide la città. Da giorni gli erbesi discutono animatamente della misura disposta dalla giunta di Veronica Airoldi: dal primo marzo verranno soppressi i 29 posti auto sulla parte rialzata di piazza del Mercato.
Se i commercianti della zona hanno alzato le barricate e minacciano proteste, non mancano le voci a favore: «La piazza tornerà a essere una piazza, è una questione di rispetto per la storia della nostra città».
Tra i più animati sostenitori della scelta assunta dall’amministrazione Airoldi c’è Simone Sirtori. Commerciante con un negozio di fiori nella vicina via Volta, Sirtori è a capo del comitato Erbe per Erba e la piazza la conosce benissimo: un po’ perché è un erbese doc, un po’ perché intorno ai portici organizza ogni anno la grande festa PrimaVeraErba, dedicata al verde e alla musica.
«Questa decisione mi ha commosso. Al punto che ho preso una decisione: con il ricavato della prossima edizione di PrimaVeraErba dipingerò i pali della luce sulla piazza, un primo passo per renderla sempre più accogliente. Sarà un piccolo regalo di ringraziamento all’amministrazione».
Ieri era giornata di mercato e il tema ha tenuto banco fra i clienti delle bancarelle degli ambulanti.Giuseppe Pessina, storico erbese con idee politiche lontane anni luce da quelle dell’amministrazione, plaude all’iniziativa: «Quella piazza ha un valore culturale che era stato snaturato dalle automobili. Per me deve tornare a essere una piazza su cui camminare, non un ammasso di ferraglie».
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