Parte la stagione della Como Nuoto: a Busto con Milano

Partenza Inizia anche il torneo di serie A2, appunto, ed il “sette” allenato dal riconfermato tecnico Predrag Zimonjic, alla quarta stagione

Le Luci della piscina Manara di Busto Arsizio torneranno ad accendersi questa sera.

Alle ore 19, illumineranno il campo di gioco dove ad essere protagonista, stavolta a differenza di sette giorni fa, sarà la formazione maschile della Como Nuoto Recoaro e non quella femminile.

Inizia anche il torneo di serie A2, appunto, ed il “sette” allenato dal riconfermato tecnico Predrag Zimonjic, giunto alla quarta esperienza sulla panchina lariana, si presenta con tantissimo entusiasmo ai nastri di partenza. Si comincia con un derby, quest’anno ne sono previsti due: contrariamente alle tradizioni sarà la Waterpolo Milano Metanopoli e non Brescia a saggiare le condizioni della squadra.

Il torneo come sempre si svolgerà su ventidue giornate, sono ben sei le formazioni liguri e la Lombardia si piazza al secondo posto con tre squadre iscritte. A seguire, Piemonte, Veneto ed Emilia con una rappresentante ciascuna. Milano è retrocessa lo scorso anno dalla serie superiore ed ha provveduto ad un profondo rinnovamento.

Il neo direttore sportivo della Como Nuoto Recoaro, Jacopo Pasetti, conosce a menadito oltre alla sua squadra anche quella avversaria e può quindi introdurre il match d’apertura dei suoi ragazzi: «Siamo due squadre molto ringiovanite e rinnovate, non mi aspetto la più bella partita dell’anno ma sarà sicuramente combattuta».

Come vi presentate ai vostri tifosi? «E’ stato un inizio di stagione costellato da imprevisti. Problemi con la piscina, infortuni: il tutto però si è rivelato fonte di opportunità. Perché nessuno si è mai lasciato andare, perché il gruppo si è compattato, il segnale che mi perviene è: ci siamo anche noi, vogliamo far bene per la Como Nuoto esattamente come le Rane Rosa».

Che campionato prevede per il suo team? «Sarà un torneo in cui lo scopo principale, oltre a salvarci, dev’esser quello di far crescere tecnicamente e d’esperienza tutti i giocatori, dal primo all’ultimo. Dai “comaschi” mi aspetto una ancor maggior presa di coscienza dell’importanza del loro ruolo in funzione della crescita dei giovani, lo straniero sta dandoci segnali di integrazione nel gruppo ed è un bravissimo ragazzo. Fermo restando l’inesperienza, se ingraneremo potremo far vedere tante belle cose».

Il coach? «Zimonjic è sereno e condivide passione e conoscenza con i ragazzi, che lo seguono senza riserve».

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