Passera e il nuovo movimento
«Squadre in tutti i territori»

L’ex ministro comasco Corrado Passera sta preparando, con un gruppo di esperti, il suo “Programma per l’Italia”. Lo presenterà a gennaio.

L’obiettivo, nemmeno troppo nascosto, è quello di creare le basi per un nuovo movimento politico. Non sarà né un nuovo partitino né un insieme di tecnici, Passera è convinto che i partiti tradizionali non abbiano futuro. Al di là del contenitore, l’ex ministro vuole tornare da protagonista sulla scena politica italiana. E ha già annunciato che il suo programma sbloccherà risorse per non meno di 200 miliari di euro.

Corrado Passera, 59 anni, non tornerà a fare il manager o il banchiere. E dice di aver già trovato in tutte le Regioni persone che potrebbero diventare l’ossatura del nuovo movimento politico (forse sarà potrebbe partire sotto forma di fondazione).

Interpellato da La Provincia, l’ex ministro non ha svelato i nomi dei comaschi pronti ad affiancarlo nella sua nuova avventura: «Non è ancora tempo di nomi - ha spiegato - ma sicuramente la squadra dovrà coprire tutti i territori importanti».

La spaccatura di Scelta Civica, il flop di Mario Monti e la disaffezione di tanti italiani nei confronti della politica non sembra scoraggiarlo. Passera ha deciso di rilanciare, sta lavorando al programma con un team di esperti. In primo piano temi come giustizia, pubblica amministrazione, riforme economiche, internazionalizzazione.

Resta il punto interrogativo sui comaschi pronti a seguire l’ex ministro. Non trapelano nomi, anche se qualcuno - tra il serio e il faceto - si lascia sfuggire proprio il nome di Giulia Pusterla. Vero che la commercialista aveva più volte espresso in passato l’interesse per un’esperienza politica a livello nazionale (era stata in lizza come possibile parlamentare per il Pd, poi l’aveva spuntata Chiara Braga). Ma per ora è poco più che gossip. Tra qualche settimana sapremo qualcosa in più. «Ne riparleremo», promette Passera.