Patria, ora nessuno sa che farsene

Spesi tre milioni e mezzo per il restauro, eppure il vecchio piroscafo è inutilizzato a Villa Olmo. Provincia e Navigazione non si accordano su chi debba gestirlo. Così il degrado avanza di nuovo

Inaugurato il 19 luglio di due anni fa, dopo lavori costati oltre tre milioni di euro, il Patria è fermo nello specchio d’acqua davanti a Villa Olmo e quasi inutilizzato. Nessuno sa che farsene e così - per quanto possa sembrare incredibile - lo storico piroscafo rischia di finire nuovamente preda del degrado. Si tratta, d’altra parte, di un gioiello molto delicato, che necessita di cure costanti.

Il problema è strettamente legato alle difficoltà della Provincia, ente proprietario del mezzo. Villa Saporiti ha le casse vuote e non può certo contare su personale specializzato, in grado di mettere le mani su un natante che risale al 1926. Dovrebbe cederne la gestione ad altri? Conclusione logica, ma per ora la Provincia non l’ha fatto. E a sentire i ben informati non sarà facile raggiungere un accordo con l’unica realtà che ha risorse e competenze per occuparsi del Patria: la Navigazione.

Proprio nelle ultime ore, venerdì scorso per la precisione, si è tenuto un vertice tra i rappresentanti di Villa Saporiti (a partire dalla presidente Maria Rita Livio) e quelli dell’ente governativo, con l’obiettivo di raggiungere un’intesa sull’utilizzo e la manutenzione del piroscafo. Ma la fumata bianca non è arrivata, anche perché il quadro è reso più complicato dal recente avvicendamento ai piani alti della Navigazione Lago di Como; il direttore Franze Piunti ha lasciato l’incarico dopo molti anni ed è stato sostituito - per ora - dal numero uno di tutto l’ente, Marcello Coppola, che non conosce nel dettaglio la situazione comasca. Se decidesse di accollarsi la gestione, peraltro, la Navigazione lo farebbe alle sue condizioni e gestirebbe il Patria come meglio ritiene.

Trattative in corso, insomma, con lo scoglio dei costi molto levati per far funzionare il mezzo e con perplessità all’interno della stessa Villa Saporiti.

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