Monza - La Provincia, la Sias e l’Aci Milano invieranno a Silvio Berlusconi un documento congiunto in cui proclameranno la loro contrarietà al Gran Premio di Roma. Il testo, che sarà spedito anche a Bernie Ecclestone e ai sindaci di Roma e di Monza, spiegherà che due competizioni di Formula 1 difficilmente potranno sopravvivere dal punto di vista economico e che una gara nella capitale danneggerebbe pesantemente quella brianzola.
La decisione è stata suggerita lunedì ai presidenti dei tre organismi dal leghista Diego Terruzzi durante la commissione provinciale Sport. Alla seduta, convocata dal forzista Marco Monguzzi per fare chiarezza sul futuro dell’autodromo, hanno partecipato il presidente della Sias Claudio Viganò, il suo vice Michele Nappi, il presidente dell’Aci Milano Pierlorenzo Zanchi, i responsabili del circuito Enrico Ferrari e Giorgio Beghella Bartoli. Gli ospiti hanno negato qualsiasi flirt con Maurizio Flammini e hanno assicurato il loro appoggio ai tentativi di bloccare i disegni romani. «La posizione della Sias e dell’Aci è univoca – ha garantito Viganò – non abbiamo condotto nessuna contrattazione in quanto siamo contrari a un secondo Gran Premio in Italia, nella capitale come altrove».
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