Cronaca
Martedì 19 Febbraio 2019
Pattuglie italo svizzere sul confine
Operative già dal 13 marzo
Poliziotti italiani e guardie di confine lavoreranno insieme. Dogane aperte di notte
Come anticipato da “La Provincia” lo scorso 13 febbraio, le pattuglie miste al confine tra Canton Ticino e le province di Como e Varese sono realtà.
La Svizzera, dopo un paio d’anni di tentennamenti, ha detto “sì” all’iniziativa, ufficialmente per prevenire «fenomeni di immigrazione illegale» ma anche per dare una risposta “sul campo” alle continue sollecitazioni di talune forze politiche del vicino Cantone - in primis la Lega dei Ticinesi - a ripristinare al più presto la chiusura notturna dei valichi minori (alla luce degli ultimi dati, il tema migranti è passato in secondo piano). E così, ieri mattina, a Chiasso, è stata siglata l’attesa dichiarazione d’intenti tra il prefetto Massimo Bontempi, responsabile della Direzione dell’immigrazione e della Polizia delle Frontiere e il direttore dell’Amministrazione federale delle dogane, Christian Bock.
Le pattuglie miste saranno ufficialmente operative da mercoledì 13 marzo e il debutto, come confermato ieri a “La Provincia” dalla portavoce (per la Svizzera italiana) dell’Amministrazione federale delle Dogane avverrà “in territorio svizzero”, senza fornire ulteriori indicazioni per “motivi tattici strategici”.
La Lega dei Ticinesi nei giorni scorsi è tornata a chiedere, tramite il consigliere nazionale Lorenzo Quadri e il decano del partito di via Monte Boglia Attilio Bignasca, lo stop notturno alle dogane. Richiesta rispedita al mittente, anche con modi bruschi, da Berna, che ritiene l’esperimento delle tre dogane chiuse la notte - a dir la verità non troppo apprezzato anche da molti ticinesi - ormai superato.
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