Sabato 7 novembre alle 10.30, nella sala Curò del Museo civico di scienze naturali “E. Caffi” in piazza Cittadella, verrà inaugurata la mostra dedicata al quarantennale di attività del gruppo speleologico Le Nottole. La mostra, patrocinata dal Comune di Bergamo, traccia le tappe fondamentali dell’associazione cittadina e gli ambiti di ricerca nei quali si è cimentata.
Le Nottole compiono 40 anni, un’età di tutto rispetto per un sodalizio ben conosciuto in provincia di Bergamo ma anche al di fuori, sia tra gli speleologi che tra i non addetti ai lavori. Nella mostra si ripercorre la storia dell’associazione partendo dai presupposti che ne hanno favorito la nascita avvenuta nel 1969, con la denominazione “Gruppo Speleologico Le Nottole”. Nel 1974 l’associazione ha assunto il nome “Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole”, che come primo recapito ufficiale ha avuto proprio il museo.
L’attività viene raccontata partendo dalle prime esperienze in grotta, passando per le indagini effettuate all’interno dei sotterranei delle mura venete, per arrivare alle esplorazioni degli ultimi anni nelle viscere del monte Arera, all’interno di cavità collegate con complessi sistemi minerari, ma non escludendo l’avventura internazionale delle spedizioni in Messico alla ricerca di nuove cavità.
La storia del Gruppo, senza la pretesa di voler rappresentare le realtà speleologiche locali, può essere presa come “pretesto” per parlare di speleologia in generale: chi sono gli speleologi? Cosa fanno nelle grotte? Domande frequenti e dubbi che i profani del mondo ipogeo si pongono quando vengono a contatto con questi argomenti. Per questo, oltre alle fotografie relative alla storia del Gruppo, parte della mostra sarà dedicata alle attrezzature utilizzate in passato e a quelle che si utilizzano oggi per l’esplorazione delle grotte, al rilievo topografico ipogeo, una delle attività più importanti per un gruppo speleologico che si dedica alla ricerca di cavità naturali o artificiali.
Si mette infine in risalto l’intento di diffondere una coscienza del rispetto dell’ambiente sotterraneo; ambiente che, a discapito di quanto si possa credere, risulta essere molto fragile. Un mondo affascinante che può soddisfare quindi i gusti più diversi ed al quale ci si può avvicinare frequentando i vari gruppi sparsi sul territorio che, annualmente, organizzano corsi di introduzione alla speleologia.
La mostra allestita nello spazio per le mostre temporanee al primo piano del museo rimarrà aperta sino a domenica 29 novembre negli orari di visita del museo: dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, tutti i giorni escluso il lunedì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA