Società e Costume
Martedì 10 Maggio 2011
Per la scienza il fumo passivo
nuoce al cervello come l'attivo
L'esposizione al fumo passivo può provocare gli stessi danni del fumo attivo: è quanto emerge da uno studio finanziano dal National Institute on Drug Abuse (NIDA) del National Istitute of Health (Usa) e pubblicato su «Archives of General Psychiatry»
Lo studio ha dimostrato che trascorrere un'ora in un luogo chiuso in cui qualcuno sta fumando consente alla nicotina presente nell'aria di raggiungere e legarsi ai recettori del cervello normalmente coinvolti dal fumo attivo: e questo, precisano i ricercatori, avviene sia nel cervello dei fumatori che in quello di chi, invece, non ha questa abitudine.
«I risultati confermano che anche una limitata esposizione al fumo passivo fornisce una quantità di nicotina sufficiente al cervello in grado di alterarne alcune funzioni», spiega Nora Volkow, direttrice del NIDA. «Questo studio - conclude Arthur Brody dell'University of California di Los Angeles (Usa), tra gli autori della ricerca - fornisce prove concrete a sostegno delle politiche che vietano di fumare nei luoghi pubblici, in particolare in spazi chiusi e in presenza di bambini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA