Società e Costume
Domenica 31 Luglio 2011
Pesce fresco addio in Adriatico
Stop pesca per il ripopolamento
Ad agosto parte la prima tranche del "fermo biologico" che permette di non depauperare il patrimonio ittico dei nostri mari. Dopo il blocco da Trieste a Bari, che si consluderà a fine settembre, scatterà quello nel Tirreno. Più difficile comunque approvvigionarsi di specialità fresche in questo periodo
ROMA - Ultimo weekend di grigliate e fritture, perché ad agosto scatta lo stop al pesce fresco a tavola per l'avvio del fermo pesca in Adriatico, dove viene bloccata l'attività per l'estate.
Lo afferma Coldiretti ImpresaPesca alla vigilia del blocco temporaneo previsto dalla manovra "per permettere il ripopolamento delle specie ittiche sovrasfruttate e salvare le marinerie tricolori dal collasso per le reti sempre più vuote".
Un provvedimento "sostenuto da Coldiretti ImpresaPesca dopo che i primi sei mesi dell'anno hanno visto il dimezzamento (-50%) del pescato in Italia, mentre sono aumentate le importazioni di pesce e preparazioni di pesce, che a gennaio-aprile hanno segnato un boom in valore (+16%)".
Il blocco delle attività di pesca per la flotta nazionale nell'Adriatico andrà da Trieste a Bari e durerà fino al 30 settembre. Con la fine del blocco in Adriatico scatterà immediatamente il fermo nello Ionio e nel Tirreno, da Brindisi a Imperia, per concludersi il 29 ottobre.
La ripresa non sarà però a tempo pieno. Il provvedimento prevede che per le otto settimane successive al fermo non si possa pescare il venerdì, sabato, domenica e i festivi, più un ulteriore giorno di stop a scelta degli armatori. "Una ripartenza graduale - spiega il responsabile di Coldiretti ImpresaPesca, Tonino Giardini - per evitare un depauperamento veloce delle risorse, vanificando gli effetti positivi della pausa sulla flotta nazionale".
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