Alberto Valsecchi
Sull'asse che va da piazza Duomo al Castello Sforzesco Renzo Piano vorrebbe piantare 3500 alberi. Il Comune oppone resistenza. La Moratti è disponibile a finanziarne al massimo 150, anche altri assessori ne fanno una questione di numeri. E naturalmente di costi, perché si tratta d'investire milioni di euro. Ma forse non è questo il punto, visto che di soldi pubblici se ne spendono molti e non semore a proposito. Il punto è capire se il verde aiuta le città a vivere meglio, a decorarsi meglio, a proporsi meglio ai visitatori. C'è chi può ragionevolmente sostenere il contrario? Nessuno, credo. Ma la sensibilità verso questo argomento ha sempre fatto difficilmente breccia tra gli amministratori locali. Non si spiegherebbero altrimenti scelte di evidente dissennatezza: costruzioni private ed edifici pubblici innalzati senza il necessario intorno di piante, giardini, parchi. L'ha spesso, quasi sempre, vinta il cemento. E l'ha perduta –la partita del buonsenso- la qualità dell'aria respirata. Piano non ha fatto altro che suggerire per Milano ciò diverse città hanno fortemente recepito. Ma l'han recepito fidando su una coscienza collettiva qui non ancora maturata. O forse inesistente. Qui (qui in Italia) chi sta con Piano non va lontano. Purtroppo.
Max Lodi
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