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Giovedì 09 Aprile 2009
Politici schierati in difesa
«Vogliamo contare di più»
Dopo le polemiche, Bruni e De Santis nel CdA dell’Insubria
La maggiore attenzione nei confronti della realtà universitaria si tradurrà in atti concreti: «Entrerò nel Cda dell’Insubria e lo stesso farà il presidente della Camera di commercio, è giusto che tutti gli enti locali siano rappresentati - ha spiegato Bruni - Dopo Pasqua incontreremo il rettore e potremmo definire tutto entro fine mese». Lo statuto dell’ateneo garantisce già un posto a Bruni e De Santis, ma specifica che «tempi, modi e durata di nomina dei rappresentanti» devono essere definiti «nell’ambito di un Accordo di programma». E l’Insubria finora ha raggiunto un’intesa solo con la Provincia, nel 2006: «Avevo auspicato l’ingresso degli altri enti - ha commentato Carioni - È un passo avanti significativo». Ha sottolineato l’«operatività» dell’incontro Ezia Molinari: «La volontà di costruire una posizione unitaria, espressa da tutti, si è concretizzata nella decisione di entrare nel Cda. C’è voglia di ripartire e di rimettere al centro l’università come motore dello sviluppo cittadino».
Quanto al campus: «Bisogna arrivare in fretta a una definizione - ha detto Carioni - L’obiettivo comune è la firma dell’accordo di programma con la Regione entro l’estate». «Gli enti vogliono procedere spediti, proprio oggi (ieri, ndr) il sindaco è stato in Regione per affrontare l’argomento - ha detto Castiglioni - E la Camera di commercio ha ribadito di aver messo a bilancio delle risorse per la progettazione. Su tutti i temi ho notato grande armonia, spero quindi che si possano cancellare le preoccupazioni degli ultimi mesi, che anch’io avevo sottolineato. Ora sono ottimista». Proprio a Univercomo è stato chiesto di preparare un documento che sintetizzi la posizione del territorio sul fronte dell’offerta formativa degli atenei (il sindaco aveva parlato della necessità di «ripensarla»). «Il documento verrà presentato ai rettori dell’Insubria e del Politecnico. Diremo loro quali sono i desiderata e quali gli investimenti che il territorio è pronto a fare».
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