Società e Costume
Lunedì 13 Dicembre 2010
Prima si va on line e poi in negozio
lo shopping natalizio si fa più furbo
L'indagine è stata condotta da Idc per Hybris, fornitore tedesco di software a supporto del commercio online, che tratteggia il profilo della nuova figura delconsumatore "omnicanale"
ROMA In tempi di crisi, lo shopping natalizio si fa furbo. Il Natale si avvicina e lo stress da regali aumenta: una soluzione può essere lo shopping online - sempre più diffuso anche in Italia - che oltre alla serenità dell'acquisto può dare una mano a quello tradizionale più colpito dalla crisi. L'ultima ricerca di settore evidenzia infatti l'emergere di un consumatore "omnicanale" che dopo ricerche sugli store online va in negozio più preparato e acquista di più.
L'indagine è stata condotta da Idc per Hybris, fornitore tedesco di software a supporto del commercio online, che tratteggia il profilo di questa nuova figura ed evidenzia come le vendite in negozio influenzate dalle ricerche condotte su Internet siano fino a quattro volte maggiori del totale delle transazioni via e-commerce. Uno spiraglio, vista la decisione dei consumatori di fare meno regali rispetto allo scorso anno: i doni saranno in media sei, uno in meno rispetto al 2009 (fonte Confesercenti-Swg).
Secondo questa ricerca, il nuovo acquirente "omnicanale" vuole usare tutti i canali simultaneamente: negozio, catalogo, call center, web e cellulari e non parallelamente come quello 'multicanalè. «Se i consumatori multicanale spendono in media dal 15% al 30% in più per acquistare beni da uno specifico commerciante rispetto a chi utilizza un unico canale, il consumatore omnicanale in prospettiva spenderà oltre il 20% in più rispetto al primo. Inoltre sarà più fedele al marchio e avrà potere di influenzare altri consumatori attirandoli verso il brand», dice Ivano Ortis, Research Director di Idc Retail Insights e autore del rapporto.
Alla luce di questo e visto l'uso sempre più massiccio di gadget tecnologici, dallo smartphone all'iPad, è forse dunque necessario per il rivenditore cambiare approccio, integrando le vendite tradizionali all'e-commerce ma anche al mobile commerce, che mette in grado i consumatori, via cellulare, di confrontare in tempo reale prezzi e prodotti mentre sono in giro.
«Oggi sono circa 24 milioni gli italiani che usano il web per ricercare informazioni su prodotti e servizi, il cosiddetto info-commerce» spiega Roberto Liscia, Presidente di Netcomm (Consorzio del Commercio Elettronico Italiano). E infatti i numeri dello shopping online sono sempre in crescita: secondo l'ultima ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, sono sei milioni gli acquisti online che gli italiani effettueranno a ridosso del Natale, spendendo un cifra di 1,5 miliardi di euro. La previsione evidenzia una +20% rispetto allo scorso anno, con la maggior parte degli acquisti concentrata su viaggi, elettronica di consumo ed informatica, abbigliamento e libri. In particolare 1 viaggio su 10, 1 libro su 13 e 1 televisore su 15 saranno acquistati online.
Nonostante i numeri in crescita, gli italiani restano comunque indietro rispetto ad altri paesi occidentali: per fare un confronto, in Gran Bretagna il valore atteso dei regali online è di 10 miliardi di euro, circa 6 volte quello previsto in Italia.
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