Società e Costume
Lunedì 30 Agosto 2010
Prof precari o sovrannumerari:
in aula con migliaia senza posto
La scuola si appresta a ripartire con il problema dei megliia di docenti che si ritrovano senza occupazione. I sindacati parlando di decine di migliaia di prof, il ministero ridimensiona. Ma si parte con la protesta
Si tratta di punti rilevanti che in un verso o nell'altro incideranno sulla didattica dei quasi 9 milioni di alunni e studenti iscritti. Ma anche sul lavoro di oltre 1 milione e 100mila dipendenti, tra docenti e personale Ata, che dovranno adeguarsi ai cambiamenti.
Per il secondo anno consecutivo, le lezioni inizieranno in un clima di contestazioni messe in atto dai precari: sostenuti da associazioni e movimenti di settore oltre che da una parte dei sindacati, i lavoratori non di ruolo contestano le 25mila cattedre ed i 15mila posti di personale Ata cancellati dal governo per effetto della seconda tranche di tagli previsti dalla finanziaria del 2008 (legge 133).
Una parte dei tagli sono stati ammortizzati dai pensionamenti, oltre 30mila, ma nel computo negativo bisogna inserire i sovrannumerari: il personale di ruolo, in larga parte docenti, che per effetto della sparizione dei posti ha perso il posto di cui era titolare e che nel mese di agosto è stato reimpiegato su uno libero. Sottraendolo, di fatto, ai tanti precari in lista d'attesa (quasi 250mila docenti nelle graduatorie ad esaurimento e 70mila Ata in quelle permanenti).
Sui soprannumerari il Miur non ha fornito cifre ufficiali, ma si tratta di un numero consistente: le stime dei sindacati indicano tra i 7mila ai 12mila "ricollocati".
Conti alla mano, quindi, i precari che non troveranno una cattedra dovrebbero essere tra i 22mila ed i 27mila.
Come nel 2009 le proteste sono caratterizzate dalla fantasia, ma la tensione è più alta e, sulla scia dell'iniziativa presa a Palermo subito dopo Ferragosto da tre precari "storici", l'iniziativa che si sta estendendo in queste ore corrisponde alla più estrema: lo sciopero della fame.
A poco è quindi servito il decreto estivo sulle assunzioni di oltre 16.500 unità di personale precario: si tratta di 10mila docenti (di cui 5.022 di sostegno, 1.681 all'infanzia, 792 alla primaria, 1.740 alla secondaria di primo grado e 729 alla secondaria) e 6.050 amministrativi, tecnici ed ausiliari (più 450 direttori dei servizi generali ed amministrativi, gli ex "segretari").
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