Profughi a San Fermo, il prefetto:
«Andranno nella ex Finanza»

Bruno Corda ha scritto al sindaco che contestava la scelta di destinarli nella caserma

Non si è fatta attendere molto la risposta del Prefetto, Bruno Corda, alla lettera inviata dal sindaco Pierluigi Mascetti il 7 luglio. Venerdì dalla Prefettura di Como sono state inviate a Mascetti 5 pagine in cui è stato dato conto dei dubbi e della contrarietà del sindaco circa la ristrutturazione dell’ex caserma della Finanza di Cavallasca, a due passi dal confine di Stato e in una zona residenziale, per farne un centro di accoglienza migranti e il fatto che dei lavori saranno eseguiti da una ditta che ha chiesto il concordato preventivo.

La conclusione è che la Prefettura ha bisogno di quella struttura in seguito al «cospicuo invio anche in questa provincia di richiedenti asilo» e che pertanto l’iter per la ristrutturazione procederà, anche se non si conoscono ancora i tempi di realizzazione dell’opera. «Cessata l’esigenza governativa – scrive il Prefetto – resta ferma la possibilità di un utilizzo della struttura da parte dell’ente locale».

Insomma, per il momento le cose restano come previsto, nessuna possibilità di fermare l’iter, la ex caserma ospiterà i profughi come centro di accoglienza straordinaria, però quella sarà l’unica struttura a farlo per non creare «un’eccessiva concentrazione di migranti sul territorio». In altre parole, attivato il centro di accoglienza straordinaria nella ex caserma il privato che oggi percepisce l’affitto per l’accoglienza dei 20 ragazzi del Gambia nella villetta di via Fontanina, vedrà decadere il servizio.

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