Monza - Sono stati gli anni di yuppie e paninari,della nascita del bancomat e dei primi fast food,di trasmissioni cult come “Drive in” o “Pronto Raffaella?”. Sul piano politico sono stati il decennio che ha visto l’ascesa di Solidarnosc e di Ronald Reagan,la caduta del muro e dell’attentato al Papa. Adesso gli anni 80 sono raccontati in una mostra che si inaugura domani alle 18 al Serrone di Villa Reale. E’ la prima mostra in Italia che ripercorre da un punto di vista dell’arte quegli anni ruggenti che in tanti ricorderanno e i più giovani potranno vivere insieme ai propri genitori.
La mostra - “Gli anni 80.Il trionfo della pittura. Da Schifano a Basquiat” il titolo dell’evento artistico che fino al 14 febbraio occuperà gli spazi del Serrone e dell’Arengario. Un’esposizione,curata da Marco Meneguzzo, che, attraverso 100 opere di grandi e grandissime dimensioni, esplorerà quegli anni che portarono a un radicale mutamento nel concetto di “Arte”, con la cosiddetta “fine delle avanguardie”, con la riscoperta della pittura, e con il grande cambiamento dell’intero sistema artistico.
Gli artisi - In mostra ci saranno i lavori, dei più importanti protagonisti italiani e internazionali, da Schifano a Ontani, da Schnabel ad Haring, da Paladino a Lupertz, da Barcelo a Basquiat, da Disler a Chia, a molti altri ancora. Il percorso espositivo analizzerà i principali movimenti di quel periodo e le più conosciute individualità, dalla Transavanguardia italiana ai Nuovi Selvaggi tedeschi, dai graffitisti statunitensi alla Young British Sculpture, dagli Anacronisti ancora italiani alla Figuration Libre francese. Circa cinquanta artisti - da Mario Schifano a Mimmo Paladino, da Francesco Clemente a Luigi Ontani, da Georg Baselitz a Markus Lupertz, da Anselm Kiefer a Helmut Middendorf, da Keith Haring a Jean Michel Basquiat, da Peter Halley a Julian Schnabel, da Miqurel Barcelò a Anish Kapoor a Tony Cragg , rappresenteranno quel discusso periodo attraverso quell'esplosione di colore e di vitalità che furono la pittura e la scultura di quegli anni, che per alcuni simboleggia il riflusso edonistico di quel decennio, per altri il ritorno in forze dell'espressività più autentica e immediata.
La decade - Oltre ad un’analisi dedicata al mondo dell’arte la mostra vuole essere l’occasione per parlare di anni '80 come fenomeno linguistico, sociale, politico e di costume attraverso una serie di eventi collaterali che accompagneranno la mostra. Gli anni Ottanta che sembrano un ricordo vicinissimo a molti di noi ,sono invece sono già abbastanza lontani per essere parte della storia italiana e mondiale.
Rosella Redaelli
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