L'interesse della politica è comprensibile, migliaia di soci, volontari, dipendenti, sono un bacino importante di voti. Ma quando viene scoperto qualcosa che non funziona, invece di far pulizia dei personaggi "inquisiti", ci si lancia con "stime personali" fuori luogo, almeno fino a quando chi di dovere non ha chiarito le posizioni. Una Protezione Civile che si occupa dell'organizzazione del G8, dei mondiali di ciclismo, di nuoto, dell'Expo 2015 e non fa nulla nella prevenzione del disastrato territorio Italiano, ha qualcosa di malato, che rischia di contagiare il tanto di buono che ha fatto.
Silvio Canova
La politica più deteriore, qual è quella che stiamo conoscendo da qualche anno, dovunque si insinui fa strame di ogni valore e distrugge uomini e cose. E' una politica ormai inquinata dal potere pervasivo del denaro: abbiamo delegato a rappresentarci una razza predatrice che, salvo rare eccezioni, non ha più alcun ritegno e si preoccupa soltanto di perpetuare il proprio status di privilegi, con contorno di ruberie, e di garantirsi l'impunità. Quello che sta emergendo in questi giorni è un quadro desolante: infiltrazioni mafiose, corruzione ed evasione fiscale sono vere emergenze nazionali; poi c'è la crisi, che solo adesso comincia a mordere. Chi resta senza lavoro sale sulle gru o sui tetti, chi ce l'ha ancora teme di perderlo: le tensioni sociali fanno da detonatore in un contesto ormai privo di regole. Altro che peggio alle spalle: siamo soltanto all'inizio di un ciclo negativo destinato a durare anni. Qualcuno ha detto che da questa crisi saremmo usciti "diversi". Ebbene, quel "diversi" era un eufemismo. Significava più poveri, più deboli, più diseguali. In una parola: peggiori. Ma non c'è alternativa: dobbiamo tornare a votare, turandoci il naso e cercando di scegliere il meglio. Pardon: il meno peggio.
Pier Angelo Marengo
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