Questo lungolago
è già costato 7 milioni

Sono gli stati di avanzamento dei lavori pagati dall'amministrazione comunale: in tutto il costo complessivo dell'opera, quando sarà mai completata, sarà di 24 milioni

COMO Il Comune ha già versato a Sacaim, l'azienda veneziana che si è aggiudicata l'appalto per le paratie nel 2006, quasi 7 milioni di euro. Per la precisione 6 milioni 862mila euro a cui va aggiunta l'Iva del 20% che significa ulteriori un milione 372mila euro. Quindi oltre 8 milioni di euro. Si tratta degli stati di avanzamento lavori pagati dall'amministrazione comunale e messi per iscritto dal direttore lavori Antonio Viola.
In totale il quadro economico complessivo ha raggiunto i 19 milioni di euro a cui ne andranno aggiunti almeno altri 4.4 milioni Iva esclusa (2.4 per ulteriori interventi idraulici e strutturali e circa 2 milioni «per le opere di arredo come pavimentazione, illuminazione pubblica, arredi che, al momento, non è possibile stimare»). Di questi ultimi a disposizione ci sono soltanto 900 mila euro: la Regione aveva infatti stanziato 2 milioni e 100mila euro, ma un milione e 200mila erano serviti per coprire le maggiorazioni dell'Iva.
Questo vuol dire che la maxi opera non costerà meno di 24 milioni di euro e la cifra potrebbe salire ancora. Il Comune ha quantificato in 245.964 euro «i costi sostenuti per studi e consulenze». La cifra, però, non comprende le «spese per il progetto originario, collaudo e coordinamento per la sicurezza».
Ai tre progettisti iniziali (Majone, Conti e Terragni) nel 1994 era stato previsto un compenso pari a 941 milioni di vecchie lire, salito a un miliardo nel 1995. Nel giugno del 2003 un'ulteriore integrazione che porta l'importo complessivo a 614mila euro. I tre progettisti, va ricordato, vennero poi esonerati nel dicembre del 2004.
Solo per la pubblicazione del progetto sono stati spesi 18mila euro, mentre per il coordinamento sicurezza finora sono stati versati 81mila euro oltre a 55mila euro per spese di collaudo. In pratica la cifra è di circa un milione di euro. E anche in questo caso non si tratta dei conti finali.
Secondo quanto previsto dal contratto le opere avrebbero dovuto essere concluse a gennaio (il primo dei 1085 giorni di lavoro del maxi cantiere delle paratie è stato il 7 gennaio del 2008). Invece il primo lotto (dai giardini a lago a piazza Cavour) è bloccato nelle stesse condizioni da un anno: il muraglione è stato abbattuto alla fine di febbraio del 2010 e, da allora, non si è mosso più nulla (ad eccezione dei pontili per la navigazione). Il destino del primo tratto era stato affidato al concorso di idee che avrebbe dovuto individuare un progetto per rilanciare l'immagine della città dopo lo scandalo del muro. Ma a settembre è naufragato pure il concorso di idee e la passeggiata verrà opra riaperta provvisoriamente con un progetto presentato dal calciatore Gianluca Zambrotta.
Solo punti di domanda anche per il secondo lotto (da piazza Sant'Agostino a piazza Cavour): i lavori sono fermi dal 24 gennaio scorso, il Comune ha consegnato in Regione la perizia di variante (ma ancora non si sa nulla e i tempi si annunciano lunghi) e non è possibile ipotizzarne la ripresa. Nemmeno iniziati, inoltre, i lavori per il terzo lotto (piazza Cavour), unico tratto dove rimarranno le paratie mobili. In tutto il resto del cantiere dalle paratie automatiche si è passati dalla posa di 500 panconi (cioé lastre di alluminio) da effettuare manualmente.
Gisella Roncoroni
g.roncoroni@laprovincia.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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13 anni, 11 mesi

Nell'articolo non sono citati i 100.000 euro spesi per i premi del concorso di idee dello scorso anno, senza contare i riborsi della giuria e le spese organizzative sostenute da Infrastrutture Lombarde, società pubblica della regione. Il problema è che questo progetto non è gestito, non è voluto e non è neppure rifiutato, è il puro risultato di una non-pianificazione non condivisa che si trascina senza soluzioni. Se fossi il sindaco cercherei un commissario, un consulente, uno specialista per chiudere degnamente la vicenda. E invece aspettiamo che sia Zambrotta a "risolvere" il problema con un "campo CONI" nel Salotto di Como. E' come se ci facessimo installare gratis una palestra in soggiorno perché abbiamo finito i soldi e le idee per comprare i divani, le lampade e due pezzi di arredo.

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Emazen58

13 anni, 11 mesi

Non dimentichiamoci che tutto questo spreco è avvenuto con il sostegno della lega = cadrega.

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lucaboselli1971

13 anni, 11 mesi

Concordo totalmente con il messaggio di "mavnone". Impiegando una cifra considerevolmente minore si poteva rifare la passeggiata e la zona a lago per renderla migliore di quella precedente e per non generare ulteriori costi di manutenzione per gli anni a venire. I restanti danari potevano/dovevano essere spesi per migliorare la viabilità: parcheggi pratici in luoghi strategici (non in Val Mulini ad esempio!) e collegati ad insfrastutture ferroviarie migliorate 8quanto ce ne sarebbe bisogno per ottimizzare l'esistente!); asfalti degni di questo nome; capacità di essere veramente influenti sui decisono nazionali in termini di strade e ferrovie. Magari avremmo avuto qualche rallentamenti in quei due/tre giorni ogni cinque anni in cui esonda il lago ma almeno ci saremmo mossi meglio per tutto il restante tempo.

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mavnone

13 anni, 11 mesi

Tra il 2001 e il 2003 a Porlezza hanno realizzato un lungo lago dall'ampio marciapiede e pure più lungo del nostro, con tanto di bonifica della foce del Rezzo. Tutti i lavori svolti nella stagione invernale. Costo: Eur 2,5 Milioni. Un decimo dei competenti Cernezziani ! Altro che la Corte dei conti....

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gianfrancob

13 anni, 11 mesi

Che spreco mostruoso! Quante cose belle e utili si potrebbero fare invece! E pensare, poi, che il meraviglioso lungolago che avevamo prima non ci costava nulla!

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