Cara provincia
Sabato 12 Settembre 2009
Questo scontro alle elezioni dove ci porterà?
Il voto dei cattolici può diventare determinante alle prossime elezioni amministrative
il voto dei cattolici può diventare determinante alle prossime elezioni amministrative e molti commentatori politici si vanno chiedendo quanto le vicende di Berlusconi e di Boffo potranno spostare il loro voto, e verso chi. Ferrara su “il Foglio” prevede uno spostamento netto verso l’Udc di Casini che raddoppierebbe i suoi consensi, possibilità negata aspramente da Stefania Craxi su “il Giornale”. D’altro canto fanno riflettere le parole, non certo diplomatiche, del cardinale Bagnasco che ha definito “disgustoso” l’attacco di Feltri a Boffo, ma si è ben guardato dal commentare in qualsiasi senso l’operato, altrettanto censurabile, di Boffo contro Berlusconi.
Si tratta di una chiara scelta politica di un prelato che ritiene, forse, l’Italia ancora una propaggine del Vaticano e quindi dalla Cei. Sia chiaro, il cardinale Bagnasco ha avuto e ha tutto il diritto a intervenire sulla questione Boffo, come cittadino italiano nessuno può negargli tale diritto. Stupisce il suo silenzio sulla vicenda Berlusconi; evidentemente il cardinale la pensa come Boffo. È, chiaramente, una scelta politica, ben precisa e netta. I cattolici non dovrebbero più votare per il Pdl di Berlusconi, ma per qualcosa di diverso che potrebbero essere l’Udc o il Pd di Franceschini o Bersani, un partito, questo, dove la componente cattolico-dossettiana (cattocomunista) potrebbe in tal modo diventare determinante se non maggioritaria.
Temo che assisteremo come in altre elezioni ad una aperta discesa in campo di parroci e monsignori “progressisti”. Il fatto che nel Pd sia presente una componente radicale ferocemente anticattolica e laicista non interessa più di tanto. Urlano, minacciano, fanno scioperi della fame e della sete (senza mai subire danni alla loro salute), ma sono soltanto anticaglia priva di valore, un sopramobile che anche se viene rotto non crea problemi o dispiaceri. Si dirà che l’”Osservatore Romano”, organo ufficiale della Santa Sede non ha preso posizione sul gossip di questa estate. Ad altri il compito. Si avverte da parte della componente dossettiana della Chiesa italiana il tentativo di riproporre una riedizione della ultima Dd (non di certo quella degasperiana) sulla quale la Cei possa imporre un controllo certo e sicuro.
Molti cattolici berlusconiani delusi e critici, molto critici verso i metodi del Cavaliere, vista la impossibilità, voluta soprattutto da parte della Chiesa, di poter tentare di creare un partito dei cattolici, sarebbero portati, al fine di impedire il ritorno al governo del catto-comunismo, a rivotare per Berlusconi. E anche questa sarebbe una iattura, forse la minore, ma sempre iattura per questa povera Italia.
Dr. Carlo Passarotti
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