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Domenica 05 Aprile 2009
"Violenza di gruppo, anzi no"
Meredith, lite tra i periti del pm
Entrambi periti dell'accusa, ma con ricostruzioni diverse: per uno la violenza sessuale è incedrta, per un altro è avvenuta e da parte di più persone. Il processo per l'uccisione di Meredith Kercher in corso a Perugia apre nuovi scenari
Per il perito del Pm Mignini Meredith è stata uccisa con un'azione di gruppo, con brutalità, ed è stata anche violentata sessualmente. Due periti, entrambi della Procura, con due verdetti molti differenti tra loro.
Ma la dottoressa Riviero ha aggiunto in aula qualcosa di più: stando alle ferite al collo di Meredith c'è una compatibilità con la forma del coltello sequestrato nella casa di Sollecito.
L'ultima udienza è stata anche quella di Rudy Guede, il ragazzo ivoriano già condannato a 30 anni per l'omicidio di Metz in procedimento abbreviato davanti al gip Paolo Micheli. Rudy si è limitato soltanto a dire "buongiorno" e "arrivederci", poi sul tavolo dei testimoni ha recitato la formuletta classica: ovvero "mi avvalgo della facoltà di non rispondere in quanto indagato". Pochi minuti dopo Guede si trovava già sul cellulare che lo riportava nel carcere laziale dove è detenuto.
In una lettera ai propri legali spiega poi i motivi della sua decisione: Questo è un processo che non riguarda quello in cui credo. Mi sembra - scrive - di avere detto in maniera chiara cosa fosse accaduto e cosa ho visto e sentito e qual'è stato il mio comportamento di cui non mi do pace, non ho agito nella maniere giusta e energica per impedire la morte di una ragazza splendida, non mi hanno creduto nonostante io abbia subito il trauma di vedermela morire tra le braccia".
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