Chiunque sia il responsabile e qualunque sia il motivo del gesto, l’episodio di lunedì notte ha portato di nuovo all’attenzione della popolazione di Tavernola un problema che si trascina da almeno un paio d’anni. Nel febbraio del 2006 due medici dell’ambulatorio del centro civico di via Conciliazione, Carlo Gehezzi e Gabriele Guanziroli, avevano scelto di abbandonare i locali nello stabile comunale dove avevano il loro studio, a causa delle scarse condizioni di manutenzione e di igiene che il Comune non ha mai provveduto a risolvere. Scarafaggi, infissi marci, allagamenti, pareti da tinteggiare, servizi igienici alla turca con acqua giallastra per colpa della ruggine. Quanto basta per costringere due medici generici a lasciare via Conciliazione per trasferirsi in pianta stabile nei loro studi privati di via Grossi e in via Pio XI, abbandonando così circa 800 assistiti che curavano ormai da tanti anni. Oggi al loro posto c’è un nuovo medico. Uno solo. E pensare che per quasi una decina di anni i due dottori precedenti avevano chiesto spesso, anche attraverso vie formali ed ufficiali, che venissero eseguiti dei lavori che rendessero questo ambulatorio medico degno di tale nome. Ma nulla da fare. L’allora presidente della circoscrizione, Marco Butti (oggi capogruppo di An in Comune) aveva lanciato la proposta: togliere il centro d’accoglienza per gli immigrati in via Tibaldi e usare quei locali per gli ambulatori per l’assistenza medica dei cittadini. Proposta che non ha avuto alcun seguito.
«Il Comune ha scelto di non spendere nulla finora - ha commentato Fermi - forse perché non c’era la certezza definitiva sulla destinazione d’uso dello stabile e sul futuro dei medici. La struttura però adesso è alquanto degradata e richiede sistemazioni che non sono neanche particolarmente dispendiose. Chiediamo al Comune di provvedere così che potremo chiedere all’Asl di assegnare nuovi medici alla struttura risistemata».
L’assessore alla Ediliza pubblica, Francesco Scopelliti, ha assicurato che è già intenzione dell’amministrazione provvedere quanto prima: «Abbiamo già fissato per settimana prossima un sopralluogo con i tecnici del Comune per valutare gli interventi da eseguire. La nostra intenzione è senz’altro di recuperare quegli ambulatori».
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