A movimentare l'ambiente anche l'annuncio che, giovedì in Campidoglio a Roma, il sindaco Gianni Alemanno presenterà lo studio di pre-fattibilità del Gran Premio che dal 2012 potrebbe corrersi nella Capitale. Un circuito cittadino, per una gara d'agosto, che non è ancora chiaro se andrà ad aggiungersi o a rilevare l'appuntamento del Gp d'Italia tradizionalmente corso all'autodromo Monza.
Intanto il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha preso carta e penna e ha tranquillizzato i tifosi: "le Ferrari correranno in altre competizioni se la scuderia lasciasse effettivamente la Formula 1 al termine di questa stagione". Lo ha scritto in una lettera pubblicata sul sito della Ferrari. "Cari amici - ha scritto Montezemolo - desidero ringraziarvi personalmente per i tantissimi messaggi di sostegno che sono pervenuti da tutto il mondo in queste ore al nostro sito e alle email di tanti di noi. E' importante sapere di poter contare sul supporto dei nostri tifosi in tutto il mondo e sulla consapevolezza che le motivazioni che ci hanno portato a questo passo sono totalmente condivise".
"Se dovessimo essere costretti a lasciare un campionato di cui siamo stati protagonisti nel corso di tutti i sessant'anni - ha proseguito il presidente del team di Maranello - della nostra storia e che ci vede detenere tutti i primati in termini di vittorie è perché si vogliono snaturarne i valori fondativi. Se così davvero fosse, allora vorrà dire che le nostre macchine correranno in altre competizioni dove, ne sono certo, troveranno l'entusiasmo e la passione di milioni di tifosi che ci seguono in ogni parte del mondo. Le corse fanno parte da sempre del Dna della Ferrari e ciò non cambierà mai".
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