Resta dentro il papà manesco
Era stato il figlio a chiedere aiuto
Ponte Lambro: l’uomo ha patteggiato una condanna a 2 anni e 8 mesi
È finita come doveva finire, con quel padre e marito violento che resta in carcere, e fuori mamma e figlio finalmente lontani dalle botte e dalle umiliazioni che quell’uomo infliggeva alla sua famiglia. Una svolta resa possibile dal coraggio di un bambino di 9 anni che, di fronte all'ennesimo episodio di violenza domestica, ha preso il telefono, ha composto il numero dei carabinieri e ha chiesto aiuto per la mamma e per sé.
Dopo l’arresto di giovedì sera a cura dei carabinieri di Erba, convalidato l’indomani mattina, ieri in tribunale a Como si sarebbe dovuto celebrare il processo a carico del quarantottenne italiano, imputato per maltrattamenti in famiglia, lesioni, resistenza minaccia e violenza a pubblico ufficiale. L’uomo ha scelto il patteggiamento: due anni e otto mesi senza sospensione condizionale in virtù dei precedenti. E il giudice ha disposto che la pena sia scontata in carcere.
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