
(Foto di Carlo Pozzoni)
Da sabato sarà possibile ammirare i resti del monumentale ingresso alla città romana
Da sabato prossimo comaschi e turisti potranno ammirare la “Porta Pretoria” come non l’hanno mai vista.
L’antico ingresso monumentale alla città, costruito a metà del I secolo a.C. con le mura, è stato oggetto di un progetto di restauro e valorizzazione firmato dall’architetto Libero Cecchini.
Ieri mattina l’assessore alla cultura Luigi Cavadini e la responsabile dei Musei civici Isabella Nobile hanno anticipato ai media quello che è un vero e proprio viaggio multimediale nel passato e nelle viscere dela città.
Perché, naturalmente, la “Porta Pretoria” non c’è più: il suo posto, in epoca medioevale, venne preso dalla familiare Porta Torre e per scorgere i resti romani bisogna scendere sotto al livello della strada.
Su La Provincia in edicola il 2 ottobre un ampio articolo con i dettagli e le informazioni sulle visite.
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