Cronaca / Como città
Venerdì 20 Gennaio 2017
RIGOPIANO, NELLA NOTTE
ESTRATTE VIVE ALTRE 4 PERSONE
Mamma e figlio salvi dopo 43 ore. VIDEO
Tra i salvati la moglie e i due figli dell’uomo che aveva lanciato l’allarme: si sono riabbracciati in ospedale. Recuperati dall’elicottero e dai volontari comaschi in una delle zone del sisma una mamma con il suo bambino. Finora quattro i morti accertati, gli ultimi sono due donne
Ore 7, sabato
Altre quattro persone - due donne e due uomini - sono state estratte nella notte dai vigili del fuoco dalle macerie dell’hotel Rigopiano, sul Gran Sasso pescarese. Si tratta di quattro delle cinque che erano state individuate nella giornata di ieri. L’ultimo ad essere estratto dalle macerie è stato un uomo, ferito. I soccorritori hanno continuato a lavorare senza sosta per recuperare l’ultima persona intrappolata e non si fermano per individuare l’altra ventina di persone che ancora manca all’appello. Ma ci sono anche une due vittime, la terza e la quarta ufficiali del disastro che ha colpito mercoledì la struttura alberghiera nel Pescarese: i vigili del fuoco hanno trovato i corpi di due donne, ancora non identificate. Le altre due vittime, già identificate, trovate la prima notte, sono due uomini: Alessandro Giancaterino, capo cameriere del resort, e Gabriele D’Angelo, anch’egli cameriere del Rigopiano.
Tra le persone salvate ieri ci sono quattro bambini, tra cui i due figli del cuoco dell’albergo, Giampiero Parete, il 38/enne che si è salvato subito dalla slavina ed è riuscito a dare l’allarme. Anche la moglie è stata estratta viva dalle macerie.
Ore 20
Il piccolo miracolo si è compiuto, anche se parziale: sono ormai dieci le persone estratte vive dai resti dell’albergo, tra cui tre bambini. E alla fine è stata tirata fuori anche la figlia di Parete, l’uomo che aveva lanciato l’allarme. Nel pomeriggio aveva riabbracciato moglie e figlio, poi anche Ludovica è stata tirata fuori. Uno dei bimbi era con i genitori nell’hotel, ma loro risultano ancora dispersi.
E un contributo l’hanno dato anche i volontari e l’elicottero partiti da Como: in un intervento, in un’altra delle zone colpite dal sisma e ricoperte di neve, hanno tratto in salvo da una situazione di difficoltà una mamma e il suo bambino.
Ore 16,42
«Sono stati individuati una donna e due bambini», hanno detto i soccorritori impegnati nel recupero della settima persona
Ore 16
Oltre ai sei del mattino, una settima persona è stata individuata e forse recuperata. Adesso i soccorritori hanno ritrovato le speranze: «Individuate altre persone in vita». Intanto uno dei sopravvissuti subito dopo il disastro, Giampiero Parete - che aveva lanciato l’allarme - ha avuto la straordinaria notizia che la donna e il figlio ritrovati sono i suoi e li ha riabbracciati in ospedale a Pescara. Purtroppo all’appello manca ancora la figlia più piccola della coppia, Ludovica. Mamma e figlio stanno bene, sono stati stabilizzati e sono in osservazione . Si attende l’arrivo di altri quattro pazienti, uno dei quali, secondo quanto riferisce la Asl, già in volo. Non si conoscono per ora condizioni cliniche e generalità.
Sei persone - tra cui due bambini- sono state individuate vive dai Vigili del fuoco sotto la slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco sono in contatto con i superstiti con i quali hanno più volte parlato. Il primo contatto con poco dopo le 11.
Sono state circa 43 ore sotto l’enorme massa di neve della valanga, i detriti e le macerie dell’albergo la donna e la bambina estratte poco dopo le 12.30 dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Il primo allarme della valanga, infatti, era stato lanciato da Giampiero Parete alle 17.40 di mercoledì 18 gennaio. In pratica quasi due giorni.
«Appena ci hanno visto erano felicissime e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolte positivamente per averci visto». Cosi il soccorritore alpino della Guardia di Finanza Marco Bini racconta gli attimi del salvataggio della mamma e della figlia. «Le abbiamo trovate nel vano cucina, e poi abbiamo salvato le altre persone» dice Bini.
All’ospedale di Penne (Pescara), dove sono riuniti decine di parenti di dispersi dell’ Hotel Rigopiano, si sta diffondendo la notizia delle persone trovate vive. I familiari erano da ore in un’angoscia disperante riuniti nell’ex biblioteca dell’ospedale con l’assistenza di medici e psicologi. I dispersi sono in tutto una trentina e ora ci si chiede chi sia stato trovato vivo. «Ci sono famiglie, genitori di ragazzi, le vittime sono in gran parte giovani - racconto il medico rianimatore Vincenzo Di Giovanni -. Finché non avranno notizie definitive la loro ansia resterà tremenda».
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