Società e Costume
Domenica 18 Marzo 2012
Roberto Benigni al Quirinale
Qui con una paccata di fogli
Il popolare comico conclude le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia: «Ora torna tutto come prima. Si riparte dal Granducato di Mantova. Garibaldi? Anticipò Imagine di John Lennon»
ROMA - «Che bello il Quirinale, sarei venuto anche a cavallo, non me l'hanno permesso, non c'era nemmeno lo spazio. Ma sarei venuto comunque, presidente sono a disposizione, se ha bisogno di me anche per un settennato tecnico». Roberto Benigni apre così il suo intervento al Quirinale, prima di leggere alcuni testi dal giuramento della giovine Italia. «Finisce il 150esimo e si ricomincia tutto come prima, granducato di Mantova eccetera» scherza.
«Come vedete ho qui una paccata di fogli, come si dice adesso, se non li volete non ve li leggerò tutti». Nel suo intervento show al Quirinale, invitato per la cerimonia conclusiva delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, Roberto Benigni non risparmia una citazione ironica alla frase del ministro del lavoro Elsa Fornero - senza mai citarla - quando disse che «il Governo non è disponibile a mettere una paccata di miliardi di fronte ad un sindacato che dice no».
Il comico si apprestava a fare l'excursus di letture con il quale ha ripercorso il cammino dell'Italia unita, partendo dalle pagine risorgimentali per arrivare poi alla costituzione italiana. «Amato mi ha chiamato e sono orgoglioso, orgogliosissimo di essere qui- ha premesso scherzando - mi batte il cuore a mille ad essere in questo luogo».
E Garibaldi? «Imagine di John Lennon l'ha anticipata lui».
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