Società e Costume
Sabato 17 Marzo 2012
Rubbia boccia i neutrini
La luce resta più veloce
Con l'esperimento Icarus nuova importante smentita: i 60 nanosecondi rilevati a favore dei neutrini dovuti solo all'imperfetto funzionamento di alcuni sistemi di misura
La prima era venuta un mese fa dagli stessi ricercatori di Opera, che avevano per primi messo in dubbio l'attendibilità dei loro dati dopo la scoperta di alcuni malfunzionamenti nei sistemi di misura.
I nuovi dati, pubblicati sul sito ArXiv, si basano sull'analisi di sette eventi rilevati nel novembre scorso dall' esperimento Icarus (Imaging Cosmic and Rare Underground Signals) con un gigantesco strumento costituito da 760 tonnellate di Argon liquido.
Icarus ha quindi misurato il tempo di percorrenza dei neutrini e «il risultato - scrivono gli autori dell'articolo - è compatibile con l'arrivo simultaneo di tutti gli eventi con una stessa velocità, quella della luce». Un dato, proseguono,
«in netto disaccordo con i risultati presentati da Opera, secondo i quali i neutrini ad alta energia provenienti dal Cern sarebbero arrivati nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso circa 60 nanosecondi prima rispetto alla velocità della luce.
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