Sacripanti: «Cantù è cambiata
Ma i tifosi restano al top»

«Il fattore campo non è da sottovalutare perché i tifosi canturini sono in grado di creare un ambiente importante anche se non si giocherà al Pianella»

«Giocare contro la squadra della mia città ha sempre un sapore particolare». Nella conferenza stampa del pre-gara di Cantù-Avellino, Pino Sacripanti non nasconde un pizzico d’emozione per il suo ottavo ritorno in Brianza da allenatore avversario. «Devo ammettere che della “mia” Cantù è rimasto ben poco a livello societario. E’ cambiata la proprietà e gran parte dello staff al contrario dei tifosi che sono sempre presenti, alcuni di loro li conosco personalmente da anni», commenta entrando nel vivo della discussione. Conosce le insidie di un ambiente che, pur lontano da Cucciago, sarà comunque caldo al punto giusto: «Il fattore campo – continua - non è da sottovalutare perché i tifosi canturini sono in grado di creare un ambiente importante anche se non si giocherà al Pianella».

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