Sacripanti: «Cantù, mi dispiace
ma dobbiamo finire tra le prime 4»

Intervista con il coach canturino della Sidigas Avellino che domani ospiterà la Mia.

Coach Sacripanti, dopo le 11 vittorie colte nel girone d’andata, le 6 sconfitte accumulate in queste prime 10 giornate del ritorno non rischiano di compromettere quello che sino a poco tempo fa era ritenuto un vostro ottimo campionato?

«Gli infortuni ci hanno in effetti messo un po’ in croce. A partire da quello del nostro miglior giocatore, Ragland, per passare a Cusin e ora a Fesenko».

E ora?

«L’ obiettivo è chiudere la regular season tra le prime quattro».

Il prossimo impegno, ahinoi, è ampiamente alla vostra portata...

«Calma. Questa Cantù ha giocatori di buon livello, anche se la chimica di squadra appare rivedibile. Ho visto la Mia dal vivo contro Brindisi e mi ha colpito. Ma non possiamo fare sconti».

Dall’altra parte domani stringerà la mano a Recalcati...

«Carlo è una delle persone a me più care sia dentro sia fuori il campo. E come tecnico ha una qualità che è una prerogativa solo sua: lui sa vedere le cose nella sua globalità. “Legge” l’insieme come nessuno e sa intervenire in maniera intelligente e corretta sulle sfaccettature. Quei particolari di cui tu non ti eri resi neppure conto. Inoltre sa entrare in sintonia umana con ogni suo interlocutore e i giocatori provano piacere a giocare per lui».

L’intervista completa sulla Provincia di sabato 8 aprile

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