Innanzitutto sono stati più curati e valorizzati i due principali momenti storici: il corteo con la rievocazione delle lotte tra Federico Barbarossa e i Comuni lombardi e la dama vivente. In secondo luogo sono stati introdotti sempre più eventi storico-culturali in grado di arricchire il programma (serate di poesia, concerti, spettacoli teatrali), infine si è deciso di dislocare in tutto il centro storico la mostra di pittura (presente fin dagli esordi), gli spettacoli di strada e il cabaret.
Tra le tappe più significative che hanno segnato la storia della Sagra in quegli anni ci sono la cena medievale, allestita per la prima volta nel 1991 nel giardino del convento di San Francesco, poi spostata quattro anni più tardi nella Corte rustica di Villa Borromeo; e ancora, a partire dal 1997, la collaborazione con Angelo Sala, già direttore dell'allestimento scenico del Teatro alla Scala di Milano, attraverso la quale la Sagra si apre al professionismo ospitando artisti del calibro di Oriella Dorella (1997) e Luciana Savignano (1999).
La particolare atmosfera che si respira durante ogni edizione della Sagra della patata è dovuta sia all'impegno e alla professionalità degli organizzatori, sia alla magia dei luoghi storici delle quattro contrade in cui è divisa Oreno (San Francesco, San Carlo, La Fabbrica e Varisela): gioielli come la villa Gallarati Scotti, il casino di Caccia Borromeo, il convento di San Francesco, la Lodovica. Fino ad arrivare al cuore della festa, ovvero piazza San Michele. L'edizione 2010 prende il via, quindi, nel solco della tradizione. Con la curiosità di capire se quest'anno, finalmente, sarà battuto il record della patata orenese più pesante, che resiste ormai da trent'anni. Il tubero più grosso mai visto finora alla sagra è quello dell'edizione 1970: 1.670 grammi.
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