Santoro: «Cantù, niente drammi: è solo l’inizio»

L’intervista «Sì, in questo momento Cremona è più avanti di noi. Ma non giudicateci per quello che siamo ora»

«Sì, in questo momento Cremona è più avanti di noi. Ma non giudicateci per quello che siamo ora».

Nessuno a Cantù vuole nascondere i problemi, ma per i processi sommari è presto. Questo in estrema sintesi, il pensiero di Sandro Santoro, general manager della Pallacanestro Cantù.

Dopo la sconfitta contro Cremona, la seconda dall’inizio della stagione comprendendo anche quella in Supercoppa un mesetto fa, a Cantù si ragiona, molto più di testa che di pancia. E se analisi va fatta, si può fare solo quando la squadra sarà al completo, quando avrà quindi fatto vedere il proprio potenziale. Il punto è questo: l’assenza di Stefanelli, che potrebbe essere ancora non brevissima.

«Vogliamo dirlo subito – dice il gm -: siamo una squadra che può compensare assenze anche importanti come quella di Stefanelli. Analizzando la partita di Cremona, credo che la differenza tra noi e loro risieda nel fatto che loro si sono presentati al meglio, con una situazione favorevole, nel senso che non hanno avuto un percorso senza grossi intoppi. Questo ha consentito loro di costruire una buona mentalità di squadra, cosa che noi oggi non possiamo ancora avere».

L’inizio stavolta è stato deleterio e ha inciso per tutta la partita: «Spacchettando i quarti, la vera differenza sta nel primo periodo, in cui abbiamo consentito a Cremona di sviluppare il proprio gioco, mentre negli altri c’è stato molto più equilibrio. Abbiamo avuto anche l’occasione per rientrare dopo il gioco da 4 punti di Berdini, non abbiamo sfruttato l’inerzia positiva. Ci serve anche un po’ più di lucidità».

Cosa salvare, quindi? «Dal punto di vista difensivo, una risposta si è data, abbiamo limitato tanto l’avversario dopo il primo quarto: Cremona ha segnato 22 punti nel terzo e nell’ultimo periodo. Ci è mancato qualcosa in attacco, ma non i tiri giusti: ci sono stati tiri aperti, ma ci sono mancate le percentuali che solitamente alcuni giocatori come Baldi Rossi sanno assicurare. E pure lui, purtroppo, non era al meglio. Ancora bene, invece, Nikolic: efficace e continuo».

Nessuna certezza, invece, sui tempi di recupero di Stefanelli: «Presto avremo notizie più precise, di sicuro il dolore non è passato e lo limita in tanti movimenti. Dopo questo ulteriore accertamento, avremo risposte più precise sul protocollo da seguire. Non c’è preoccupazione elevata sulle prestazioni della squadra, ma ci sono delle cose che vanno messe a posto. Dal punto di vista tecnico tattico, Stefanelli ci dà anche delle opzioni in più, ma questo non significa che non si possa vincere comunque contro avversari forti come Cremona. E come sarà Treviglio domenica prossima».

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