«Sberle ai bimbi dell’asilo»
La maestra finisce a processo

Il giudice ha rinviato a giudizio l’insegnante: in aula a maggio

Como

Da un lato la Procura, forte dei filmati girati dalla polizia all’interno dell’asilo, bolla i metodi educativi della maestra come “maltrattamenti”. Dall’altro il legale della donna che parla di «forzatura» e nella sua arringa punta il dito sia contro l’accusa che contro la denuncia stessa che ha fatto partire l’indagine. In mezzo il giudice che, alla fine dell’udienza preliminare, ha deciso che il caso venga discusso in aula.

È stata rinviata a giudizio la maestra in servizio in una scuola d’infanzia di Como e finita sotto inchiesta per una serie di episodi avvenuti all’interno dell’asilo dove insegna: una sberla data a un bimbo di 4 anni, un altro bimbo preso per le orecchie, piccoli alunni costretti a restare zitti e immobili, urla.

Il pubblico ministero ha messo l’accento su quei comportamenti che - ancorché non eclatanti - messi assieme denoterebbero un metodo educativo poco ortodosso che avrebbe oltrepassato i confini del maltrattamento nei confronti di alcuni bambini.

Dal canto suo il legale che difende l’insegnante, ha molto insistito sul fatto che «l’accusa è una forzatura. Non c’è niente a carico della maestra».

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