Gara 1 - La griglia si ricompone con un’ora di ritardo, ma gara 1 regala ancora molte intense emozioni. La battaglia per il podio è subito serrata tra i favoriti che anche nel warm up della mattina avevano mostrato un passo molto veloce: i due ducatisti Michel Fabrizio e Noriyuki Haga, attuale leader del mondiale, ingaggiano una feroce battaglia per contendersi il primato finendo per agevolare il texano della Yamaha soprattutto negli ultimi giri: poche centinaia di metri che sembrano incoronare Spies re di Monza . Quando i giochi sembrano ormai fatti e l’americano pensa di aver ipotecato la vittoria la sua R1 lo tradisce lasciandolo a secco a metà delal parabolica. L’orizzonte del traguardo si libera per uno scatenato Fabrizio e per Haga che consolida così la sua posizione in classifica. Sul terzo gradino del podio sale Ryuki Kionari su Honda, per una penalità di 20 secondi inflitta a Max Biaggi, transitato sotto la bandiera a scacchi alle spalle delle Ducati.
Gara 2 - In gara due con partenza a griglia invertita per le prime otto posizioni Spies si prende la rivincita su tutti e dà vita a una corsa in solitaria che lo porta dritto sul podio e a 54 punti dal leader del mondiale Haga, al quale la parabolica gioca un brutto scherzo: un ko a imitazione dei quello di Corser che in gara due non prende neppure il via causa distruzione di tutte e due le Bmw a disposizione. Dietro il texano della Yamaha è bagarre pura ancora tra Michel Fabrizio e Ryuki Kiyonari. Ma il romano in questo quinto round di stagione vuole il massimo e lo ottiene. Il bottino per lui è di 20 punti in gara due, oltre a un balzo in classifica generale a 125 punti, a solo 21 lunghezze da Spies. In netta progressione la RSV4 di Biaggi che conferma il record di velocità raggiunta a Monza: 325 chilometri orari.
Sabrina Arosio
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