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Giovedì 05 Febbraio 2009
Scaglione come Borrelli:
"Resistere, resistere, resistere"
Addio al veleno del provveditore di Como: "Non voglio essere complice di chi sta rovinando l'Italia"
Scaglione non è certo nuovo a dichiarazioni da «libero pensatore», come le definisce lui, e proprio per questo negli uffici di via Volta è arrivata una troupe di Raitre ad intervistarlo, attirata dall’affondo che aveva tirato l’altro ieri su «La Provincia» contro la dirigente scolastica regionale, Anna Maria Dominici, e la sua decisione di bloccare i nuovi indirizzi chiesti dalle scuole lombarde (40 a livello regionale, tra cui 6 comaschi). Il provveditore, come i più continuano a chiamarlo, è partito da questioni tecniche - il danno che subirà il Setificio, e più in generale Como, dalla mancata attivazione del nuovo corso di liceo scientifico - ed è arrivato a una durissima dichiarazione di carattere generale sulle scelte del governo: «Regalano soldi a Gheddafi, all’Alitalia e alla Fiat, ma nelle scuole non ce ne sono abbastanza per pagare i supplenti». L’intervista televisiva è stata solo il primo round. Il secondo è andato in scena poco dopo, quando Scaglione è passato a salutare la sua vice, Rossella Siporso, che ha tenuto a sottolineare di essere su posizioni diverse rispetto a lui («sono convinta che valga ancora la pena di lavorare per il bene della scuola dal suo interno») e gli ha fatto notare che le sue esternazioni non hanno l’effetto di un semplice pensiero personale, ma finiscono per coinvolgere l’istituzione che in questo momento, e ancora per tre settimane, rappresenta. «Io non voglio rendermi loro complice - ha ribadito Scaglione -. Se no anche tutti quelli che mettevano nei forni gli ebrei potevano dire di essere parte di un’istituzione, di aver solo eseguito un ordine. Ma per me era colpevole Hitler, era colpevole Göring e lo erano anche i soldati che eseguivano le fucilazioni». A questi ultimi ha finito per paragonare se stesso. «Io dovrei essere il soldatino che spara, ma non sparo. Piuttosto esco dall’esercito».
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