Scuola, 4mila devono riparare
Il business delle lezioni private

Finite le lezioni iniziano le vacanze, ma più di 4mila studenti comaschi sotto all’ombrellone dovranno portare anche i libri in vista degli esami di settembre.

Nelle scuole di Como il tasso di bocciature è sceso, per quanto riguarda le classi prime, intorno al 15%. Ma più di uno studente su quattro, esattamente il 26,3%, ha nella pagella una o più materie con l’insufficienza. Gli alunni con i giudizi in sospeso nelle superiori di Como città dalla prima alla quarta sono 1.890 su un bacino di poco più di 7mila iscritti. I dati provinciali rispecchiano quelli cittadini, perciò sono circa 4mila i rimandati a settembre nel territorio comasco.

La Magistri è la scuola che ha percentualmente rimandato più studenti, il 36%, seguita dal Setificio, 28%, dal Pessina, 27%, dal Caio Plinio, 26%, dal Teresa Ciceri, 22%, dal Giovio, 20%, dal Volta, 18%, e dalla DaVinci-Ripamonti, 16%. Quest’ultimo in compenso ha il più alto tasso di bocciature. Restano esclusi dal calcolo i rimandati nei centri professionali e nei percorsi regionali.

Sono comunque tutti studenti che avranno bisogno di qualche ripetizione. Gli istituti comaschi stanno in questi giorni organizzando gli sportelli per aiutare chi ha insufficienze, ma le ore messe a disposizione gratuitamente sono poche e non per tutte le materie. Nonostante a settembre agli esami i respingimenti siano davvero pochi, sotto al 5%, molte famiglie preferiscono spendere per mandare i figli a seguire delle ripetizioni private. Soprattutto per materie toste come matematica, inglese, latino e fisica.

La Fondazione Luigi Einaudi stima un costo medio all’ora di 31 euro in Lombardia per una lezione privata, l’80% di questo mercato è in nero. Spesso sono gli stessi docenti a organizzare le ripetizioni, magari cumulative. Durante tutto l’anno scolastico secondo la stessa fondazione occorrono tra le 55 e le 70 ore di ripetizione, una famiglia quindi spende in media 1937 euro per ogni figlio.