A convincere i presenti, questa volta, non ci saranno nutrizionisti e medici, ma delle vere celebrità, sei modelle professioniste che sfilano in passerella e che sono state testimonial per Elena Mirò, Benetton, Ferrè e altre maison di grido. Icone della moda, insomma, ma con una particolarità: le forme generose. Si chiamano Aija Barzdina, Eleonora Finazzer, Elisa D'Ospina, Miriam Bon, Marina Ferrari e Valentina Fogliani e sono note per avere ideato il progetto presentato proprio in questi giorni intitolato ''Curvy can'' che strizza l'occhio al più celebre ''Yes we can'' d'oltre oceano, in prima linea contro l'anoressia. Si tratta di una campagna nazionale promossa in collaborazione con Jonas Onlus (Centro di clinica psicoanalitica per i Nuovi Sintomi) volta a sensibilizzare i più giovani sulle conseguenze dei disturbi alimentari.
L'intento è di far comprendere come la bellezza sia una conquista che nasce dalla consapevolezza del proprio corpo e dalla valorizzazione delle caratteristiche personali, non certo dall'allineamento a misure e taglie standard. Proprio in nome di questi concetti, le sei “Taglie più”, tutte professioniste tra i 18 e i 30 anni, hanno deciso di posare senza veli al grido di ''I'm not a Fashion victim'', davanti all'obiettivo del fotografo Luca Patrone. Corpi morbidi e femminili comunicano equilibrio e sensualità anche a mille miglia dalle taglie 38-40 delle mannequin “regular”.
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