Serena Dandini: «Una sera per ridere tra noi “cretine”»

Milano Domani sera al Castello Sforzesco il varietà ideato e condotto dall’autrice della “Tv delle ragazze”

Andrà in scena a Milano domani, sabato 24 giugno, alle 21 - nell’incredibile cornice del Castello Sforzesco di Milano - “Vieni avanti cretina, Next!”, il varietà ideato e condotto da Serena Dandini e prodotto dal Teatro Carcano con il Coordinamento artistico di Paola Cannatello.

L’appuntamento con l’esplosivo format teatrale - che si muove tra provocazione e comicità interamente al femminile - è uno dei due con i quali il teatro parteciperà quest’anno a Milano è Viva 2023, il calendario di eventi organizzato dal Comune di Milano al Castello Sforzesco. Sul palco con Serena Dandini ci saranno Martina Dell’Ombra (Federica Cacciola), Cristina Chinaglia, Laura Formenti, Annagaia Marchioro, Germana Pasquero, Rita Pelusio.

Lo spettacolo torna a Milano e l’accoglienza si presume calorosa. Quali sono stati i riscontri finora?

Quello di “Vieni avanti cretina” è una sorta di never ending tour, che noi portiamo avanti a grande richiesta del pubblico, cosa che ci onora e gratifica. Questo in qualche modo ci lega alla grande tradizione dell’avanspettacolo italiano, che noi citiamo nel titolo con il riferimento alla famosa battuta dei fratelli De Rege. Si tratta di uno spettacolo che cambia di volta in volta, perché attraverso la risata trattiamo temi importanti che prendono spunto dall’attualità e quindi il varietà viene rimodulato in base ad essa.

Qual è lo spirito con cui è nato questo format?

Questo format teatrale vuole finalmente celebrare la “cretineria” al femminile! Per secoli ci hanno dato delle cretine e finalmente possiamo deliberatamente definirci tali da sole in una serata di comicità interamente tra donne. Diciamo che anche noi rivendichiamo il diritto a essere cretine, perché la parità passa anche da questo. “Vieni avanti cretina!” è un’esclamazione che può sembrare audace di questi tempi, ma perfettamente in linea con la lunga strada in salita dell’emancipazione delle donne. Anche la comicità è stata da sempre un campo di battaglia in cui gli uomini hanno mantenuto ruoli privilegiati da protagonisti, relegando il sense of humour femminile a un simpatico contorno di poco valore. Virginia Woolf aveva già capito più di un secolo fa che l’umorismo era stato negato alle donne affermando che: “Le donne e i bambini sono i principali rappresentanti dello spirito comico”, quindi è arrivato il momento di riprendere in mano questo scettro. È - ovviamente - un gioco, una provocazione, perché la satira serve a questo e ricordatevi che dietro a una grande cretina spesso si nasconde una donna troppo intelligente per farlo vedere...

Come sono nate o continuate le collaborazioni?

Anche quelle sono un “work in progress”, perché “Vieni avanti cretina!” è una sorta di laboratorio continuo e aperto a tante interazioni. Ci sono “vecchie” conoscenze come Rita Pelusio che era con me nei reading di “Ferite a morte” oppure Cristina Chinaglia, Annagaia Marchioro e Germana Pasquero che hanno partecipato a “Stati generali”, mentre con Laura Formenti e Federica Cacciola collaboro da tempi più recenti.

Anche grazie alle diverse protagoniste dello spettacolo il pubblico è trasversale.

Sì, decisamente, e questo mi fa molto piacere. Ci sono donne che vengono allo spettacolo portando figlie e figli perché seguivano, tanti anni fa, “La tv delle ragazze”. La partecipazione non è solo femminile, anche se - come a livello generale - sono più le donne che “agiscono” la cultura comprando i biglietti e seguendo gli spettacoli.

Biglietti disponibili sul sito www.teatrocarcano.com al costo di 28 euro (posto unico).

Il prossimo giovedì 20 luglio sarà poi la volta del secondo appuntamento del Teatro Carcano al Castello Sforzesco per Milano è Viva 2023: andrà infatti in scena “Santo Piacere. Dio è contento quando godo”, di e con Giovanni Scifoni, «un flusso di coscienza tempestoso e irresistibile per avventurarsi tra vizi, ragioni e sentimenti della fauna umana».

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