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(Foto di Gorini)
La partita La S. Bernardo deve stare molto attenta nell’anticipo di mezzogiorno: Agrigento non può sbagliare. Non c’è Da Ros e il destino di Pini è incerto: l’obiettivo è quello di non incappare in due sconfitte consecutive
Attenta Cantù, Agrigento non può permettersi altri passi falsi. La S. Bernardo è attesa oggi al PalaEmpedocle, per affrontare a mezzogiorno la Moncada Energy Agrigento. I siciliani tornano nel proprio palazzetto dopo due sconfitte in trasferta contro Latina e Urania Milano, sfida quest’ultima per certi versi “leggendaria”, finita 126-121 per i milanesi dopo tre supplementari.
Il pericolo per Cantù – a sua volta battuta in casa da Piacenza, si è chiusa dopo oltre un anno l’imbattibilità al PalaDesio - risiede certamente nella voglia di riscatto dei siciliani, che stanno caricando ovviamente questa sfida di retorica e di significati. Ma è forse più dai propri fantasmi che Cantù dovrà guardarsi oggi nell’appuntamento all’ora di pranzo.
Sacchetti dovrà rinunciare al capitano Da Ros, restato a Cantù per una fastidiosa lombalgia e questa è la prima brutta notizia. E poi - ma questo lo si scoprirà solo dopo la palla a due – servirà capire se la squadra si sarà lasciata o meno alle spalle la settimana di polemiche a colpi di comunicati stampa con la Giba, il sindacato dei giocatori, e Giovanni Pini.
Ma Cantù ha, come Agrigento, voglia di riprendersi. E non è mai successo quest’anno che questa squadra abbia perso due partite di fila. Cosa si aspetta Sacchetti? Più sorrisi e meno blackout. E approcci mentalmente giusti, dopo quelli sbagliati all’inizio dei due tempi contro Piacenza.
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