Società e Costume
Lunedì 21 Marzo 2011
Simona Ventura: «Il 29 marzo
raggiungo i naufraghi sull'Isola»
«Io a Mediaset? Il fatto non sussiste,in Rai non mi lasciano andare. E adesso, sull'Isola ci vado anche io: niente telefonini e aggeggi tecnologici». «No, Ruby sull`Isola non ce la vorrei, ascolti o non ascolti» dice a «Oggi»
Niente telefonini e aggeggi tecnologici». Il 29 marzo, «poco prima del mio compleanno che cade il 1° aprile», Simona Ventura si lancerà «dall'elicottero nel mare dell'Honduras e raggiungo a nuoto la spiaggia. Sarà la mia sorpresa ai naufraghi. Chissà che faccia faranno!».
In un'intervista al settimanale «Oggi», la presentatrice parla degli ascolti del programma: «È partito lento ma io sono ottimista». E le voci che la vorrebbero a Mediaset? «Il fatto non sussiste semplicemente perché in Rai non hanno alcuna intenzione di lasciarmi andare via. Sono stata convocata dai vertici dell`azienda, il direttore Mauro Masi e i vice Antonio Marano e Lorenza Lei, senza che io avessi sollecitato alcun incontro, per riconfermarmi piena fiducia. Quindi resto in Rai».
Simona Ventura parla anche dell'ipotetica presenza di Ruby Rubacuori sull'Isola: «No, Ruby sull'Isola non ce la vorrei, ascolti o non ascolti». Semmai farebbe «un'Isola con un'infornata di "papi girls", quelle ragazze che, a differenza di Ruby con una vita problematica e senza una famiglia alle spalle, la famiglia alle spalle ce l`hanno, ma che famiglia!». Rincara la dose Simona Ventura: «Madri e padri orgogliosi che le loro figlie siano disposte a qualsiasi cosa in cambio di soldi e successo facile "così ci sistemiamo tutti quanti". Che tristezza questo depauperamento di valori! Io non capisco come sia potuto succedere - prosegue la presentatrice - Se penso a mia madre e a mio padre… Ai valori forti che mi hanno trasmesso: che nella vita i propri sogni bisogna conquistarseli con studio e impegno».
E che Isola farebbe con le "papi girls"? «Un'Isola "cattiva", dove queste ragazze dovrebbero per una volta tanto fare dei veri sacrifici: soffrire la fame e il freddo, procurarsi il cibo fra mille difficoltà, scontrarsi fra di loro». Conclude: «Imparerebbero finalmente qualcosa d`importante dalla vita. E sarebbe una lezione anche per i loro genitori, che sono i veri colpevoli del comportamento delle figliole».
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