Soldi Cariplo, Erba e Cantù
sfidano Como
Sono otto i progetti lariani presentati alla Fondazione. Sette i milioni di euro a disposizione
Campus universitario e Villa Olmo favoriti. La Brianza punta su artigiani, cultura e welfare
Como
Da una parte c’è Como che tenta l’en plein e che, soprattutto con il progetto sul Campus universitario al San Martino proposto dal Tavolo della competitività, parte più che favorita.
Dall’altra ci sono Cantù ed Erba, stanche di fare le comparse, e che puntano a cultura, rilancio dell’economia, sociale e walfare per riuscire a strappare una parte dei soldi che la fondazione Cariplo è pronta a elargire per la nostra provincia.
Sono otto i progetti presentati ieri alla scadenza dei termini per il bando “Interventi emblematici” della Fondazione Cariplo.
L’ultimo progetto in ordine di tempo depositato alla Fondazione è stato quello presentato dall’assessore al Verde e ai Lavori Pubblici del Comune di Como Daniela Gerosa, sui lavori di ristrutturazione di Villa Olmo.
Il finanziamento a disposizione per il territorio di Como è pari a 7 milioni di euro. Soldi ai quali il Tavolo della competitività spera di portare in gran parte verso il progetto per la realizzazione del Campus universitario a San Martino.
Il progetto, formalmente presentato da Univercomo e realizzato dal Politecnico, riguarda il primo lotto da 15 milioni di euro, per due anni di cantiere e conclusione prevista nel 2016.
Palazzo Cernezzi, invece, spera di poter avere fondi per cofinanziare i lavori di ristrutturazione di Villa Olmo, un piano lavoro da 7,2 milioni di euro per i quali il Comune ha già stanziato 700mila euro, la Provincia mezzo milione mentre la Camera di Commercio ha messo a disposizione la progettazione legata alle serre e al teatro all’aperto. L’intervento su Villa Olmo, infatti, riguarda non solo la dimora neoclassica, ma anche i giardini - con l’aggiunta di un orto botanico - e le serre.
Da Como, poi, arriva anche la richiesta di finanziamento della Ca’ d’Industria. Un progetto definito dal presidente della fondazione, Paolo Frisoni, «assolutamente necessario per garantire l’accreditamento regionale e la prosecuzione dell’attività» e che si compone di più interventi. Su via Brambilla, ma non soltanto.
La richiesta di finanziamento riguarda anche l’adeguamento del centro diurno integrato, quello della palestra, la realizzazione dell’impianto di aria condizionata, l’attivazione di un nuovo centro di cottura nella Rsa di Rebbio, la modernizzazione della casa albergo Villa Celesia, la ristrutturazione dei rustici e della chiesetta annessi alla stessa Villa Celesia e alla Rsa Le Camelie.
Ai tre progetti comaschi la Brianza risponde con cinque altre richieste di finanziamento alla Fondazione Cariplo.
Erba, in particolare, ha presentato due piani da 1,5 milioni l’uno (del Comune) per il recupero di Villa Candiani, per trasformare il comparto del Licinium in un polo di eccellenza; l’altro (presentato da Lariofiere) per la creazione di un incubatore per imprese artigianali nel polo espositivo erbese.
Infine Cantù. Tre i progetti, illustrati dal sindaco Claudio Bizzozero - prima della presentazione formale - al Tavolo della competitività. Il primo: l’ampliamento della casa di riposo Garibaldi Pogliani attraverso la ristrutturazione del Centro esposizione mobili. Il secondo: lo spostamento del centro diurno per disabili di Cascina Amata nell’ex caserma della guardia di finanza di Intimiano. Il terzo - richiesta di contributo: 1 milione - un’innovativa forma di welfare civico attraverso il sostegno ai redditi familiari e la creazione di una sorta di gruppo d’acquisto solidale esteso a tutta la città.
La parola ora spetta al comitato della Fondazione Cariplo incaricato dell’assegnazione dei fondi.
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