Sporcizia, degrado, abbandono
Che disastro i giardini a lago

Impianti fatiscenti, cattiva illuminazione, abbandono. Le mamme si lamentano: «Pessime frequentazioni. Dopo le 17 scatta il coprifuoco, servirebbe un guardiano»

a.cavalcanti

«Ci lamentiamo di frequente con il Comune, ma la risposta è sempre la stessa: l’area verrà completamente riqualificata, non avrebbe senso spendere soldi per interventi tampone». Così, il tempo passa e i problemi non vengono risolti. Basta concedersi un tour ai giardini a lago per raccogliere il malumore di chi lavora nei paraggi e delle tante mamme che vorrebbero far giocare i figli in un luogo più accogliente. Tutti attendono il progetto che dovrebbe dare un nuovo volto alla zona, peccato che il cantiere non partirà prima dell’anno prossimo. E la situazione, intanto, resta a dir poco precaria. La sporcizia si concentra soprattutto nella parte più vicina allo stadio, sui prati e i vialetti a pochi passi dal monumento ai Caduti. Troviamo bottiglie di vetro, cartacce, sacchetti di plastica. La pavimentazione è sconnessa e, in diverse aree verdi, c’è più terra che erba. L’impressione generale è quella di un parco nel complesso poco curato, dove il disordine la fa da padrone e il degrado è dietro l’angolo. Ultimamente sono comparse, tra l’altro, decine di nuove scritte, tracciate con lo spray su muretti, pali e persino su un albero. Ma nel mirino dei vandali armati di bombolette sono finiti soprattutto i giochi per i più piccoli, proprio al centro dei giardini. Anche questa zona non è certamente valorizzata al massimo: «Alcuni giochi sono vecchissimi, fatiscenti e molto sporchi - commenta Christian Rosa, titolare del “trenino” riservato ai più piccoli - Sento critiche da parte di molti genitori ed è un peccato, perché il parco è in una posizione splendida e meriterebbe un’attenzione diversa. Non ci sono nemmeno delle fontanelle funzionanti per chi vuole dissetarsi». Molte lamentele riguardano l’illuminazione, considerata scarsa: «È vero - dice Barbara Catania - Ogni tanto porto qui mio figlio, ma alle cinque del pomeriggio scatta il coprifuoco e bisogna andarsene. Arrivano gruppi di ragazzotti che occupano tutta la zona del parco giochi e si mettono a bere. Oltre a una maggiore pulizia, servirebbe un guardiano, come in altre zone d’Italia. Mi sono trasferita poco tempo fa dal Lazio e lì i giardini sono molto più controllati». Per la verità qualche volto poco rassicurante fa già capolino, sebbene sia da poco passato mezzogiorno.
Anche spostandosi verso il Tempio Voltiano c’è molta sporcizia: confezioni di merendine, bottiglie. L’area verso la diga, sistemata di recente, è in condizioni migliori. Ma i problemi non mancano, a partire dall’odore nauseabondo che proviene dalla zona del monumento alla Resistenza. Qualcuno, infatti, si ostina a usare gli angoli più nascosti come latrine a cielo aperto. Tornando verso lo stadio incontriamo Nicola Fent, titolare del minigolf e del vicino bar: «Ci sono lampioni spenti da anni e mai risistemati - denuncia - Abbiamo un’area molto grande a due passi dal lago eppure non sappiamo valorizzarla. Le altalene sono state tolte e mai più rimpiazzate - prosegue - e anche la tipologia di parcheggi non incentiva la fruizione del giardino. Con 1 euro e 50 si può lasciare l’auto nei parcheggi blu vicini allo stadio per tutta la giornata, così i posti sono sempre occupati».

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Domenica 05 Aprile 2009

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