Società e Costume
Venerdì 02 Luglio 2010
Springsteen, Kravitz e Subsonica
Una vittoria nella guerra dei decibel
Oltrepassare l'orario stabilito per i concerti non è reato: un giudice milanese ha assolto i promoter del concerto del 2008 a San Siro dall'accusa di disturbo della quiete pubblica e inosservanza delle ordinanze. E c'è chi parla di "sentenza rock" valida anche per i "casi" Kravitz e Subsonica
Il "boss" infatti aveva terminato la performance "oceanica" alle 23,52 invece che alle 23,30 come pattuito. Un fatto che aveva scatenato le ire di un gruppo di una quarantina di residenti della zona che, cronometro alla mano, avevano poi chiesto ben tremila euro di risarcimento ciascuno al management, che includeva anche il promoter comasco Vittorio Quattrone. Ora sono rimasti con un pugno di mosche in mano.
Per la vicenda degli "sforamenti" orari Quattrone era rimasto coinvolto anche in un altro processo, inerente le esibizioni all'Arena Civica di Lenny Kravitz e dei Subsonica il 14 e il 18 luglio, sempre nel 2008.
Tra chi esulta per la sentenza c'è anche l'assessore agli Eventi del Comune di Milano, Giovanni Terzi, che ha parlato di "una sentenza rock". Uno degli avvocati difensori dei manager, Massimo Zorzoli Volpi, ha quindi spiegato che in fondo "non c'è stata alcuna conseguenza sulla salute dei residenti e comunque quella sera è stata un'autentica festa per le sessantaseimila persone presenti allo stadio".
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