Stasera la fiction su Bakhita
la santa nera un po’ comasca

Stasera e domani in tv su Raiuno. La figura della religiosa citata da Papa Benedetto XVI nella «Spe Salvi»

a.cavalcanti

None — (Foto di REDAZIONE COMO CRONACA - EMILIO)

«Penso all’africana Giuseppina Bakhita, canonizzata da Papa Giovanni II. Era nata nel 1869 circa - lei stessa non sapeva la data precisa - nel Darfur, in Sudan. All’età di nove anni fu rapita da trafficanti di schiavi, picchiata a sangue e venduta cinque volte sui mercati del Sudan. Da ultimo, come schiava, si ritrovò al servizio della madre e della moglie di un generale e lì ogni giorno veniva fustigata fino al sangue: in conseguenza di ciò le rimasero per tutta la vita 144 cicatrici. Infine, nel 1882, fu comprata da un mercante per il console italiano a Karthoum, il menaggino Callisto Legnani, che, di fronte all’avanzata dei mahdisti, tornò in Italia. Qui, dopo "padroni" così terribili di cui fino a quel momento era stata proprietà, Bakhita venmne a conoscere un "padrone" totalmente dioverso - nel dialetto veneziano, che ora aveva imparato, chiamava "paròn" il Dio vivente, il Dio di Gesù Cristo. Fino ad allora, aveva conosciuto solo padroni che la disprezzavano...». È stata citata da papa Benedetto XVI nella «Spe Salvi» madre Giuseppina Bakhita, la prima africana nella storia a essere dichiarata santa, alla quale è dedicata la fiction diretta da Giacomo Campiotti che sarà trasmessa stasera e domani su Raiuno. C’è un po’ di comasco nella vita della prima suora nera santa: venne affrancata dalla schiavitù dal console menaggino Legnani e, a Como, nel 1933 commosse con la sua serenità l’insigne latinista delle Canossiane madre Lidia Bernasconi - Bakhita venne battezzata, cresimata e ricevette la prima comunione dalle mani del Patriarca di Venezia il 9 gennaio 1890 e l’8 dicembre 1896 pronunciò a Verona i voti nella Congregazione delle suore canossiane - in uno dei suoi viaggi in Italia per sollecitare alla missione. A lei, nel ’65, venne dedicato il centro per sordomuti di Monte Olimpino dove la incontrò madre Emilia Tettamanti. Bakhita morì a Schio (Vicenza) nel 1947: nella fiction, è interpretata dalla senegalese Fatou Kine Boye.

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Domenica 05 Aprile 2009

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