Stazione scandalo
Arrivano pure i topi

Dopo i rifiuti abbandonati, i sedili e le obliteratrici sfasciati, al centro spedizioni spuntano i ratti

I dipendenti delle Poste: «È uno schifo, i roditori entrano anche in ufficio e nessuno interviene»

Como

Alle condizioni fatiscenti della stazione San Giovanni, s’aggiunge l’emergenza sanitaria per la presenza di topi e pantegane. A lanciare l’allarme, i dipendenti del Centro spedizioni postali che sorge a fianco della stazione.

«Siamo costretti a lavorare in mezzo a topi e immondizia - denunciano - in uno stabile diroccato, abbandonati da tutti e sotto l’assillo di minacce». Risale a poco più di un mese fa, la denuncia relativa all’abbandono di grosse quantità di rifiuti proprio all’altezza del cancello che delimita il parcheggio, di proprietà delle Ferrovie dello Stato, ma sfruttato dai dipendenti delle Poste.

«Ora è stato messo un cartello improvvisato all’entrata che specifica che l’area non è una discarica e vieta l’abbandono di rifiuti - spiegano i dipendenti - ma, è bastato che qualche giorno fa, un addetto cambiasse un tubo del sistema di condizionamento all’interno dello stabile, per vederci saltare addosso una pantegana. Del resto, la telecamera all’ingresso non funziona e i vicini giardini sono pieni di rifiuti e resti di bivacchi».

E ancora «la palazzina, dove un tempo risiedeva la polizia postale, è abbandonata - spiegano - e perfino parcheggiare l’auto significa vedere i ratti che ci accompagnano fino all’entrata».

Nel vecchio edificio, costruito più di 50 anni fa, sono impiegati un centinaio di dipendenti. All’interno è severamente vietato fare foto. E Poste Italiane non riesce a fornirci la propria posizione ufficiale in merito alla scandalosa sede e all’emergenza sanitaria che la circonda. Sul retro, all’altezza della banchina, un tubo fuoriesce da un giardinetto in degrado, circondato da protezioni di cantiere.

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