Società e Costume
Domenica 27 Febbraio 2011
Stop ai biberon al bisfenolo:
sono pericolosi per i neonati
Scatta dal primo marzo la messa al bando dei biberon di plastica la cui composizione, con le alte temperature raggiunte per scaldare il latte, possono provocare danni alla salute dei piccoli
Dal primo marzo infatti l' Ue metterà al bando i biberon di plastica pericolosi per la salute dei bambini. Da martedì sarà proibito in tutta l'Unione europea fabbricare le bottigliette di plastica contenenti bisfenolo A, una sostanza considerata considerata nociva per l'organismo e per la salute dei bambini. Le industrie già prima del blocco annunciato, hanno cominciato a ritirare dal mercato i biberon incriminati e contano di completare l'operazione entro la metà del 2011. Dal primo giugno il divieto sarà totale e riguarderà anche la commercializzazione e l'importazione dei biberon al bisfenolo.
"Si tratta di una tappa importante per migliorare la protezione della salute dei cittadini europei e in particolare dei bambini, nel rispetto del principio di precauzione", ha detto il commissario Ue alla salute e ai consumatori John Dalli.
Il bisfenaolo è nella lista dei sospetti fin dagli anni '30. Secondo le accuse può alterare il corretto sviluppo cerebrale dei bambini, ma sembra possa provocare anche malattie dello sviluppo sessuale e sterilità nei maschi.
I primi in Europa a vietare il bisfenolo sono state Francia e Danimarca, che per primi lo hanno vietato sul loro territorio, mentre in altre parti del mondo avevano già detto no Canada, Australia e diversi Stati Usa.
Piccole quantità della molecola del bisfenolo A possono passare da un contenitore fino negli alimenti se viene portato ad alta temperatura, come accade per la preparazione del latte nei biberon. Prima che i bebè abbiano raggiunto i sei mesi di età, il meccanismo di eliminazione del bisfenolo non si attiva e quindi la sostanza diventa molto dannosa soprattutto nella fase in cui la preparazione del latte somministrato con il biberon è l'unica fonte di alimentazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA