
Strage di Erba:
ergastoli confermati
Al Palazzaccio di Roma la Cassazione ha confermato l'ergastolo per Rosa Bazzi e Olindo Romano, ritenuti responsabili della strage di Erba. La vicenda giudiziaria si può dire definitivamente conclusa.
Azouz Marzouk, dal canto suo, ha regalato l'ennesimo colpo di scena, in apertura dell'udienza. Dopo aver provato tutta la sera, ieri, e a lungo anche stamane prima dell'udienza a convincere il suo avvocato ad alzarsi in aula per chiedere che la condanna all'ergastolo a Olindo Romano e Rosa Bazzi non fosse confermata. Alla fine tra Azouz e il suo legale, l'avvocato Tropenscovino, s'è consumata la frattura. In apertura d'udienza, stamane poco dopo le 11 nell'aula della prima sezione penale della Corte di Cassazione, il tunisino ha revocato il mandato al suo legale rinunciando a essere parte civile nel processo a carico dei coniugi Romano.
Laconico il commento al riguardo di Tropenscovino: "Voglio sperare che il cambiamento di rotta di Azouz sia genuino".
Genuino o no, Marzouk con la sua mossa a sorpresa è uscito dal novero delle parti civili e di conseguenza si è giocato definitivamente la possibilità di ottenere un risarcimento.
Carlo Castagna e i figli si sono presentati in Cassazione per assistere all'udienza sulla strage di Erba nella quale hanno perso oltre alla giovane donna anche la moglie e madre, Paola Galli, e il nipotino di due anni Youssef. Per ora Carlo Castagna e i figli, Giuseppe e Pietro dovrebbero ripartire stasera per rientrare ad Erba. Chiedono, ovviamente, la conferma delle condanne all'ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi i coniugi accusati della strage avvenuta l'11 dicembre 2006 nel paese in provincia di Como. Venne uccisa anche una vicina di casa di Raffaella, la signora Valeria Cherubini mentre suo marito, Mario Frigerio, sopravvisse alle ferite diventando il principale testimone dell'accusa. In Aula è presente Andrea Frigerio, figlio di Mario e Valeria.
I Castagna e Andrea Frigerio, seduti nella parte destra dell'Aula della Prima sezione penale, non hanno mai parlato con Azouz Marzouk, il marito di Raffaella e padre di Youssef, espulso dall'Italia dopo la condanna per droga.
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Documenti allegati
La lettura della sentenza
Schembri: avvocato della difesa
Intervista all'avvocato Tropenscovino