Homepage
Mercoledì 28 Gennaio 2009
Strage di Erba, Olindo in carcere
aggredisce una guardia a pugni
Olindo Romano, in carcere a Piacenza per la strage di Erba, ha aggredito ieri un agente in carcere a pugni e calci mentre verificava le sbarre della sua cella. nei giuorni scorsi - secondo l'avvocato - si era lamentato dell'acqua che gli avevano portato.
L'addetto alla vigilanza, un vice sovrintendente, è stato trasportato all'ospedale Guglielmo da Saliceto per essere medicato, soprattutto per escoriazioni al volto subite nell' aggressione.
Secondo le poche informazioni trapelate, l'aggressione all'agente sarebbe partita alla richiesta di liberare le grate delle inferriate per consentire al personale di effettuare la "battitura" delle stesse. La pratica consiste in un controllo necessario all'agente per accertarsi che non vi siano state apportate modifiche, in vista di un eventuale tentativo di fuga. Olindo Romano è detenuto nella casa circondariale piacentina in isolamento; a tenerlo costantemente in osservazione è uno dei due agenti che hanno in capo la vigilanza dell'intero settore (una trentina gli ospiti). Alle Novate Olindo Romano ha nel frattempo ricevuto, cinque giorni fa, la terza visita della moglie, Rosa Bazzi, dal carcere di Vercelli, dove è detenuta per lo stesso fatto. I precedenti ingressi della donna nella casa circondariale emiliana risalgono alla vigilia di Natale e ai primi giorni di gennaio.
Fabio Schembri, uno dei legali dei coniugi Olindo Rormano e Rosa Bazzi, non è ancora stato informato dell'aggressione di cui l'ex netturbino si sarebbe reso protagonista ai danni di un agente della polizia penitenziaria nel carcere di Piacenza. "So che stava pensando a delle istanze per ottenere un riavvicinamento alla moglie - ha commentato Schembri, che oggi incontrerà il suo assistito in carcere -. L'ultima volta si era lamentato in quanto nella sua cella entrava dell'acqua, probabilmente a causa della pioggia ma mi sembrava tutto sommato tranquillo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA